Istituzioni e imprenditori in campo: "La cultura è un patrimonio di tutti"

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini all’inaugurazione ieri mattina in via Mazzini: "Si accende un’altra luce su una realtà che ritrova un simbolo fondamentale per il territorio".

Istituzioni e imprenditori in campo: "La cultura è un patrimonio di tutti"

Istituzioni e imprenditori in campo: "La cultura è un patrimonio di tutti"

"Oggi, grazie all’impegno dei cittadini e degli imprenditori di Sassuolo e con il contributo delle istituzioni, si apre una nuova stagione per il Teatro Carani e per coloro che potranno partecipare a un’offerta di spettacolo più ampia e qualificata". Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore Mauro Felicori durante la cerimonia di inaugurazione dello storico teatro che ieri ha rialzato il sipario dopo 10 anni di chiusura. Merito di una Fondazione all’uopo costituita che lo ha acquistato e restaurato per poi donarlo al Comune con un investimento da circa dieci di milioni di euro. E merito (anche) della Regione, che non è rimasta insensibile alla richiesta di aiuto della capitale del distretto ceramico, rimasta troppo a lungo senza uno dei suoi punti di riferimento culturali. La Regione Emilia-Romagna, in questa prima fase di avvio, ha infatti sostenuto la causa del Carani con 500mila euro di contributi (ripartiti in 130mila euro nel 2024 e 185 mila nel 2025 e 2026, 200mila arriveranno invece dal Comune) rendendo tangibile un impegno che Bonaccini, dal palco di piazza Garibaldi, ha rivendicato ricordando come "investire sulla cultura sia fondamentale per le nostre comunità". La cultura, come l’arte, il teatro e la musica "sono un patrimonio collettivo e un collante imprescindibile per lo sviluppo e la crescita delle comunità che intendiamo sempre più sostenere, con provvedimenti ad hoc che stanno dando i loro frutti. Per questo – ha aggiunto - abbiamo approvato un progetto di legge con l’obiettivo di concorrere alla riapertura dei teatri storici e delle sale cinematografiche dell’Emilia-Romagna chiuse o inattive". Altrove è già successo, in altre città succederà, a Sassuolo è successo ieri e, ad avviso di Bonaccini, quanto accaduto in piazza ieri a Sassuolo "è molto importante per l’intera comunità, e lo si vede – ha aggiunto – dalla straordinaria partecipazione: è un’opportunità per accendere un’altra luce su una Sassuolo che ritrova un suo simbolo e fa sintesi di una qualità straordinaria della classe imprenditoriale che ha voluto questo progetto. Quella di impegnarsi non solo per il raggiungimento del profitto e della prosperità delle aziende, ma anche per il territorio".

Stefano Fogliani