La gatta di ’Ciarapanela’ torna a spasso. Dalla mostra fino alle passeggiate in paese

Finale, la micia fu ritratta dal pittore Celeste Barberini. Ma ispirò anche la fantasia di Pederiali e Nani Tedeschi.

La gatta di ’Ciarapanela’ torna a spasso. Dalla mostra fino alle passeggiate in paese

La gatta di ’Ciarapanela’ torna a spasso. Dalla mostra fino alle passeggiate in paese

La ‘gatta di Ciarapanela’ sarà la simpatica protagonista del weekend a Finale. Quando ancora il Panaro attraversava il centro di Finale, accarezzando il Castello estense e la Torre dei Modenesi, il pittore Ciarapanela (al secolo Celeste Barberini) realizzò una serie di dipinti – dal suggestivo tocco naif – immortalando quella piccola Venezia degli Estensi. In uno dei quadri compariva anche una simpatica micia, stesa lungo il muraglione accanto alla chiusa. La gatta di Ciarapanela ha ispirato un divertente e toccante racconto di Giuseppe Pederiali e la fantasia di Nani Tedeschi, celebre artista e illustratore scomparso sette anni fa, che nel 1993 realizzò una sessantina di disegni immaginando la micia a spasso nel tempo e nella memoria del paese, sullo sfondo delle foto d’epoca di Gian Battista Magni e delle mappe dell’antico Finale. Una mostra a cura di Alma Finalis – che si potrà visitare da oggi al 16 giugno nella sala dell’ex Guardia Nazionale, in corso Cavour a Finale – propone un’ampia selezione di quel portfolio di opere di Tedeschi: la gatta è accovacciata o con la coda dritta, e le fanno compagnia cavalli da tiro, vacchi, tori, anatre, rane e perfino draghi, santi, navigatori e paroni di barche.

Come nel racconto di Pederiali, la gatta di Ciarapanela sarà anche la guida ideale dei partecipanti alla passeggiata gastronomica "Pasteggiando 24", che domani sera toccherà varie tappe del centro storico di Finale, partendo dalla casa Ferraresi di via Saffi per snodarsi attraverso le vie, le piazze, i borghi e i cortili. Dall’antica via di Borgo Nuovo sulla quale le principali famiglie avevano costruito i loro palazzi, si arriverà fino al Cantacucco e alla Maiolica per entrare nel borgo medievale, poi sotto i Portici Bertazzoli e verso l’Osteria La Fefa. Passando accanto al Duomo appena riaperto dopo il sisma, si assisterà a un intermezzo teatrale proposto dal Tentativo gruppo teatro, fino a raggiungere il parco della casa della Magnolia. Il percorso si riflette nelle immagini della mostra e anche nel suo manifesto: l’imponente gatta rossa, con la coda che accarezza la luna, cammina fra le casa disegnate da Ippolito Alinovi nella sua celebre mappa della contrada del Portello. Una pubblicazione realizzata in occasione della mostra racchiude il racconto di Pederiali, un ritratto dello scrittore che Stefano Marchetti ha realizzato nel decennale della sua scomparsa, e la scheda redatta dal maestro Angelo Sola per il catalogo della mostra "Finale sul Panaro novantatrè".