La leggenda della ‘modern dance’. Ecco la Paul Taylor Company

Sarà protagonista domani sera alle 20,30 al Teatro Pavarotti-Freni. Passi contemporanei sulla grande musica

La leggenda della ‘modern dance’. Ecco la Paul Taylor Company

La leggenda della ‘modern dance’. Ecco la Paul Taylor Company

"I make dances, io creo balletti perché semplicemente non posso farne a meno. I make dances perché credo nel potere della danza contemporanea, nella sua immediatezza, nella sua potenza, nella sua universalità". Così scriveva Paul Taylor, fra i grandi maestri della danza americana, scomparso nel 2018 a 88 anni d’età: "I make dances perché rende possibile costruire un intero nuovo universo attraverso i passi". E proprio la Paul Taylor Dance Company, fondata esattamente settant’anni fa a New York, sarà la protagonista – domani sera alle 20.30 – del nuovo appuntamento della stagione di balletto al teatro Comunale Pavarotti - Freni, presentando tre perle del suo repertorio.

Ad aprire la serata sarà "Airs", uno dei classici di Paul Taylor firmato nel 1978: una danza pura di lirica bellezza, d’amore e di gioia, di musica e di silenzi costruito su musiche di Georg Händel. Poi verrà proposto (in prima italiana) "Somewhere in the Middle", una creazione del 2022, firmata dalla coreografa Amy Hall Garner, sulle note dei ‘mostri sacri’ del jazz, come Count Basie, Sarah Vaughan, Duke Ellington, Wynton Marsalis e Bill Evans. A chiudere il trittico, ecco "Promethean Fire" che Paul Taylor ideò nel 2002, dopo l’attentato dell’11 settembre alle Torri gemelle: in questa creazione vanno in scena il dramma e la lotta dell’uomo di fronte alle avversità, su musiche di Johann Sebastian Bach.

Paul Taylor arrivò alla danza tardi: aveva studiato pittura, si era allenato come nuotatore, poi scoprì il mondo del balletto attraverso le letture, e nel 1955 entrò nella compagnia di Martha Graham come solista. E il suo fisico da sportivo incontrò la ‘cantabilità’ del movimento: Martha Graham lo definiva un ‘cattivo ragazzo’ e già nel 1962 colpì i critici con le sue "Aureole", in cui i movimenti moderni, assolutamente contemporanei, prendevano spunto dalle partiture barocche. "Mi sono sempre affidato alla mia immaginazione – proseguiva Taylor nella sua autobiografia ‘Private domain’ –. Un credo che non è mai venuto meno e che mi ha avviato verso una sorta di indipendenza. Molto di quello che ho fatto dopo deriva da quei primi passi nella solitudine". Sono state più di 400 le creazioni firmate da Paul Taylor, emblema della modern dance americana. Nel 1966 è stata fondata la Paul Taylor Dance Foundation con l’intento di avvicinare il pubblico alle sue coreografie e per aiutarlo nella creazione e nella preservazione del suo repertorio. Dopo la morte del coreografo, la direzione artistica della compagnia è stata affidata a Michael Novak.

s. m.