CHIARA MASTRIA
Cronaca

La Società del Sandrone trasloca. Palazzo Solmi è la nuova ’casa’ dei Pavironici e della modenesità

Primo ingresso nella sede in pieno entro storico dove proseguono i lavori di riqualificazione e restauro. La fine del cantiere è prevista prima dell’estate. Giancarlo Iattici: "In futuro sarà carnevale tutto l’anno".

La Società del Sandrone trasloca. Palazzo Solmi è la nuova ’casa’  dei Pavironici e della modenesità

La Società del Sandrone trasloca. Palazzo Solmi è la nuova ’casa’ dei Pavironici e della modenesità

Tra un "quando entri pulisciti bene le scarpe!" – detto ovviamente in dialetto –, un commento sulle baby gang che "sa vol dir?" e uno su Sanremo - a Sandrone piace Fiorella Mannoia, mentre la Bertè ha un look un po’ discutibile, "poco adatto alla vita di campagna" –, la famiglia Pavironica è entrata per la prima volta, ieri mattina, in quella che sarà la casa della Società del Sandrone e, quindi, della modenesità. Perché, come ha sottolineato Sandrone, "più modenesi di noialtri chi gh é?". Una ‘casa’ simbolo di un ritorno alle radici, alle tradizioni da preservare partendo proprio dal Carnevale, "l’occasione per fare festa e portare una ventata di positività in un mondo così triste", ha detto Sgorghiguelo.

Siamo davanti a Palazzo Solmi, in pieno centro storico: dal suo balcone affacciato su via Emilia si tennero i primi sproloqui della famiglia Pavironica, risalenti a fine ‘800. Si narra che prima ancora, nel 1797, Napoleone, ospite dell’allora proprietaria famiglia Rangoni, si sia affacciato da quella balaustra. In questo palazzo – nella parte di edificio di proprietà comunale – si sta ormai completando un intervento di recupero di oltre mille e ottocento metri quadri del valore di 2 milioni e 600mila euro, iniziato a dicembre 2022. Intervento che comprende il rifacimento dei cortili al piano terra – per eventuali eventi all’aperto –, delle sale e degli ambienti al piano nobile, degli impianti elettrici e meccanici, dell’illuminazione interna ed esterna alla quale sarà affidato il compito di valorizzare la magnificenza dell’edificio. E ancora, il consolidamento delle strutture e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Il cantiere finirà prima dell’estate, si ipotizza in giugno, poi la nuova casa della famiglia Pavironica verrà consegnata nelle mani della Società del Sandrone. Nella preview di ieri, "per prendere le misure", Sandrone, la Pulonia e Sgorghiguelo hanno potuto ammirare il piano nobile del palazzo, l’imponente Salone delle feste con la volta decorata dal pittore modenese Arsenio Crespellani, dove è già stata posata la pavimentazione in cotto tradizionale, e si sono affacciati dal ‘famoso’ balcone. "Che emozione – ha detto Sgorghiguolo –: è più piccolino dell’altro (in Piazza Grande ndr) ma è meglio, così la famiglia sta più unita". Un balcone, un salone per feste ed eventi e, accanto, uno spazio per l’allestimento permanente delle ‘teste di legno’ che sorgerà sempre nei locali dedicati alla Società del Sandrone: circa 150 burattini e una ‘Baracca’, ovvero il teatro delle teste di legno, di fine ‘800. E ancora i manoscritti delle farse e una mostra storica, ricca di documenti e immagini che ripercorre gli oltre 150 anni della Società e la tradizione dell’antico Carnevale modenese.

"Ci aspetta un futuro di Carnevale tutto l’anno – ha commentato Giancarlo Iattici, presidente della Società del Sandrone –. In questa sede, all’interno di questa bellissima sala i modenesi potranno venire a incontri culturali, feste, concerti, spettacoli teatrali. Ora c’è una possibilità in più, nella nostra città, di creare un motivo di incontro". Attività tutto l’anno ma nessun ritorno alle origini per quanto riguarda il pulpito da cui la maschera lancia i suoi messaggi: "Piazza Grande, il suo balcone rimarrà sempre il posto da dove Sandrone - l’unico personaggio a poterlo fare, per Decreto Comunale - sproloquierà".

Non solo Società del Sandrone, la ‘Casa della Modenesità’ ospiterà anche enti, associazioni e società storiche e centenarie rappresentative delle tradizioni e dell’identità di Modena; gli uffici del Consorzio Festival Filosofia e la collezione di giocattoli e modellini in latta che riproducono oggetti circensi che il collezionista Roberto Fazzini ha donato al Comune di Modena. "Questo recupero di spazi straordinari servirà la famiglia Pavironica ma, con essa, tutta la comunità modenese – ha spiegato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli –. Siamo di fronte a un’ulteriore intervento di rigenerazione di un palazzo storico del centro, ma soprattutto all’innesto di radici che hanno un valore immenso per la cultura modenese. Riconsegneremo presto questa bellezza, questa memoria storica alla modenesità, alla cultura della nostra città", la sua conclusione.