La Stadium regala, Bologna passa senza affanni

La Stadium Mirandola subisce la dodicesima sconfitta consecutiva, questa volta contro il Bologna. Nonostante due set persi di misura, la squadra non riesce a reagire e la mancanza di lucidità si fa sentire. La sconfitta pesa in classifica.

BOLOGNA

3

STADIUM

0

(25/22 25/21 25/18)

GEETIT PALLAVOLO BOLOGNA: Sacripanti 12, Giampietri 6, Listanskis 2, Maletti 10, Aprile 9, Sitti 3, Brunetti (L1), Baciocco 11, Minelli 1, Ronchi, Omaggi, n.e. Serenari; all.: Marzola.

STADIUM MIRANDOLA: Rossatti 11, Rustichelli R. 2, Albergati 16, Nasari 4, Bombardi 5, Quartarone, Rustichelli M. (L1), Schincaglia, Scarpi, Gozzi (L2), Capua, n.e. Bevilacqua, Scaglioni; all.: Mescoli.

ARBITRI: Licchelli (Gualtieri/RE) – Marigliano (TO).

NOTE: Durata set 28’ 30’ 27’ per un totale di 85’; Bologna 54 su 75 (B.S. 12, Vinc. 5, Muri 6, 2^ L. 9, E.P. 11); Stadium 38 su 61 (B.S. 15, Vinc. 2, Muri 6, 2^ L. 5, E.P. 6).

Inutile, di sabato la Stadium non sa più vincere, ed anche con Bologna incassa la dodicesima sconfitta in altrettanti anticipi: non si è vinto d’accordo, ma si poteva perdere meglio, contro un bel Bologna, ordinato e concreto, ma non insuperabile, come dimostrano i due set persi d’un soffio, anzi regalati, dai gialloblù. Ancora una volta è mancata la ricezione, ma anche la lucidità da parte di Marcello Mescoli nella tardiva decisione di mettere a sedere un Matteo Rustichelli in vena di disastri, decisione arrivata solo sul 13-14 del secondo set, dopo che gli errori del libero erano costati una bella fetta di primo parziale. Ma è nel secondo che la Stadium fa la frittata, quando dopo un parziale punto a punto fino al 21-22, prima con Rossatti sparacchia fuori una palla senza muro che poteva valere il pari, poi sul primo set ball Albergati spedisce in rete un rigore. Sullo 0-2 la partita è di fatto finita, Mescoli cambia le carte in campo, ma ormai la sua squadra si è psicologicamente arresa, per andare ad incassare una ennesima sconfitta, che pesa moltissimo in classifica.

Riccardo Cavazzoni