La storia di Villaggio San Marco: "Settant’anni pieni di ricordi"

Il Villaggio San Marco compie 70 anni: da ex campo di concentramento a rifugio per profughi italiani. Convegno e iniziative per preservare la memoria.

La storia di Villaggio San Marco: "Settant’anni pieni di ricordi"

La storia di Villaggio San Marco: "Settant’anni pieni di ricordi"

Ricorrono quest’anno i 70 anni dalla nascita del ‘Villaggio San Marco’. Il 7 giugno 1954, infatti, le prime famiglie di profughi italiani provenienti dai territori istriano-giuliano-dalmati arrivarono a Carpi, e si insediarono nella frazione di Fossoli, negli spazi di quello che era stato il Campo di concentramento. "Per ricordare questa importante ricorrenza – commenta la presidente della Fondazione Fossoli Manuela Ghizzoni - stiamo organizzando, per il 5 ottobre prossimo, un convegno sulle vicende dell’Alto Adriatico, in cui si inserisce anche il drammatico fenomeno dell’esodo giuliano. In quella giornata, tra gli altri interventi è prevista una relazione, e quindi un aggiornamento, sulla storia specifica del Villaggio San Marco da parte di Maria Luisa Molinari e una lezione sulla letteratura di confine a cura del professor Giovanni Tesio; sarà inoltre presentato l’Atlante digitale dei campi profughi curato dall’Istituto Parri insieme al CNR. Un appuntamento che si inserisce nel costante impegno che da anni la Fondazione investe nell’opera non soltanto di preservazione della memoria di questa parte della storia del sito di Fossoli, ma anche nello studio storico della peculiare vicenda del Villaggio e del più ampio e tormentato contesto nel quale è inserita, e dal quale ebbe origine". A ricordare la vicenda del Villaggio San Marco è anche il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, comitato di Modena, Sergio Vascotto: attraverso un video che sarà diffuso sul sito e sui social media, la Fondazione Fossoli, insieme all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ricorda questa data così significativa nella storia del sito, che nel giro di pochi anni si trasformò da luogo di detenzione, violenza e morte, in spazio di rifugio e speranza per una comunità che, nei suoi 16 anni di storia, arriverà a ospitare centinaia famiglie.

m.s.c.