REDAZIONE MODENA

L’ateneo ricorda la laurea di Pertini

L’ateneo ricorda la laurea di Pertini

Cento anni fa, esattamente il 12 luglio 1923 si laureava a Modena all’età di 28 anni Sandro Pertini. Quello che per molti è stato, ed è tuttora, il Presidente della Repubblica più amato, infatti, nonostante l’origine ligure, si laureò all’allora università di Modena, dove scelse di completare e portare a termini gli studi in Legge. Discusse una tesi su "L’industria siderurgica in Italia", anche se le ricerche degli studiosi che si dedicarono a comprendere la formazione giovanile del Presidente, che già in quegli anni era un fervente esponente socialista, si concentrarono soprattutto sulla tesi della sua seconda laurea all’Istituto di scienze sociali `Cesare Alfieri di Firenze su "La cooperazione". Una tesi suggerita certamente dai contatti intrapresi durante il soggiorno modenese e che si considerò a lungo dispersa nella alluvione di Firenze del 1966. Fu ritrovata molti anni più pardi, solo nel 2013. "La storiografia sulla figura del Presidente Pertini – afferma il professor Elio Tavilla, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e docente di Storia del Diritto medievale e moderno - si è concentrata soprattutto sugli anni dell’antifascismo militante, della Liberazione, tralasciando tuttavia gli anni giovanili. I primi anni Venti, quelli della formazione universitaria di Pertini, sono anni difficilissimi, caratterizzati da crisi economica, scioperi, violenze fasciste, conflitti all’interno dello stesso partito socialista e, infine, dall’ascesa al governo di Mussolini. Pertini scelse gli studi giuridici come molti socialisti - pensiamo a Giacomo Matteotti - con l’obiettivo di operare come avvocato difensore di proletari e antifascisti". La ricorrenza del centenario della discussione della tesi di laurea modenese di Pertini sarà ricorda oggi con una cerimonia alle 11 presso l’Aula Magna del Palazzo del Rettorato a Modena con la quale si intende onorare la sua memoria e sottolineare il ruolo cruciale della formazione nel promuovere e consolidare i valori fondamentali della Repubblica.

Alberto Greco