Le associazioni ai candidati : "Amministratori, serve più coraggio. Basta con i tavoli, vogliamo fatti"

Il messaggio di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Lapam agli aspiranti sindaci in campo "L’obiettivo è far tornare un’intera fetta del mondo economico al centro dell’agenda politica".

Le associazioni ai candidati : "Amministratori, serve più coraggio. Basta con i tavoli, vogliamo fatti"

Le associazioni ai candidati : "Amministratori, serve più coraggio. Basta con i tavoli, vogliamo fatti"

Cari amministratori, più coraggio. Basta con i tavoli allargati che non decidono, gli imprenditori vogliono confrontarsi su temi specifici e chiedono alla politica una visione strategica. Ecco il messaggio chiaro ai candidati dell’8 e 9 giugno, con cui le associazioni della piccola e media impresa danno voce a 25 mila aziende associate. Ieri i presidenti provinciali di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Lapam Confartigianato hanno illustrato la road map che secondo loro dovrà caratterizzare l’azione amministrativa nei 32 Comuni al voto. Un breviario ad uso dei futuri sindaci, che spazia dalla rigenerazione urbana alle politiche per la casa, affronta il nodo sicurezza e gli appalti, ribadisce l’esigenza di salvare la vocazione manifatturiera ma non trascura le opportunità offerte dal turismo, a patto di mettere in campo scelte coese. L’obiettivo è far tornare un’intera fetta del mondo economico al centro dell’agenda politica. Senza troppe polemiche sul passato (i presidenti si sottraggono con eleganza alla tentazione di dare pagelle alle amministrazioni uscenti, in primis alla giunta Muzzarelli) ma tenendo la barra salda su alcune richieste imprescindibili. Uno spunto che emerge con forza riguarda i negozi di vicinato. Schiacciati dalla grande distribuzione e dal commercio online, rischiano di scomparire. Solo a Modena, dal 2012, hanno chiuso 350 imprese commerciali, di cui 70 nel 2023. "Per arginare la desertificazione – spiega Tommaso Leone, presidente di Confcommercio – chiediamo uno stop all’apertura di medie e grandi superfici. I negozi di quartiere hanno un ruolo fondamentale: se chiudono, degrado e microcriminalità aumentano. Per la sicurezza urbana serve un maggior presidio, ma anche il rilancio di queste attività". Intanto la legge regionale 12 del 2023 ha stanziato risorse per sostenere il commercio di prossimità. “I piani urbanistici dovranno tenerne conto, dopo un confronto con le associazioni di categoria". Riguardo al fisco, le associazioni chiedono di congelare ogni aumento: "Sulla Tari le imprese vanno premiate, visto che arrivano al 100 per cento di raccolta differenziata, mentre l’Imu va ridotta ai proprietari di locali e laboratori, a patto che abbassino i canoni di affitto". Quanto alle nuove infrastrutture, il giudizio è tranchant: "Su Bretella autostradale Campogalliano- Sassuolo, Cispadana e Pedemontana abbiamo esaurito la pazienza". Intanto le prospettive di crescita sono riviste al ribasso e calano le attività manifatturiere. "Per salvaguardare il tessuto produttivo – dice il presidente Lapam Gilberto Luppi – servono nuove competenze e servizi, ma anche un sostegno a chi interviene sugli immobili degli anni ‘60 e 70 da riqualificare per la transizione ecologica".

E poi c’è il problema casa. "La Ferrari assumerà centinaia di dipendenti, ma nel territorio non c’è offerta. Stesso discorso a Modena, dove insegnanti, studenti, personale sanitario e forze dell’ordine non trovano alloggi. I piani urbanistici devono dare risposta alle esigenze sociali".

Altro tema importante, gli appalti. "Il nuovo codice dei contratti pubblici – spiega il presidente Cna Claudio Medici – va rispettato garantendo la filiera corta. Negli ultimi tempi solo il 18 per cento dei bandi ha previsto una divisione in lotti assegnabili alle piccole imprese del territorio, tutto il resto è costruito a misura di grandi aziende. Un rapporto squilibrato, eppure le convenzioni comunali con le centrali di committenza consentirebbero già di rispettare il principio di rotazione semplificando l’accesso alle gare. E inoltre va applicato al personale il contratto nazionale di lavoro sottoscritto dai sindacati più rappresentativi, per evitare contrattazioni pirata".