L’esercitazione di protezione civile. Maxi incidente con 50 feriti. Ecco come si collauda il sistema

Al Novi Sad la simulazione per coordinare 118, vigili del fuoco, volontari e forze dell’ordine. Il camion coinvolto trasportava sostanze pericolose, presente anche un bus: "Situazione realistica".

L’esercitazione di protezione civile. Maxi incidente con 50 feriti. Ecco come si collauda il sistema

L’esercitazione di protezione civile. Maxi incidente con 50 feriti. Ecco come si collauda il sistema

Un incidente catastrofico, con il coinvolgimento di diversi mezzi andati distrutti. A terra o incastrate nelle lamiere persone ferite o decedute sul colpo. E’ questo lo scenario in cui si sono trovati ad operare ieri Vigili del fuoco, sanitari del 118 e forze dell’ordine. Fortunatamente quella andata in scena al Novi Sad ieri mattina non era una vera e tragica emergenza, bensì un’esercitazione di protezione civile che ha riguardato la simulazione di una maxi emergenza full scale promossa dal Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza Ausl-Aou di Modena e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che ha visto la collaborazione di diversi Enti deputati al soccorso sotto il coordinamento della Prefettura. La simulazione ha riguardato un maxi-incidente che ha coinvolto un’autocisterna che trasportava sostanze pericolose, uno scuolabus con a bordo passeggeri e circa venti auto, con circa 50 feriti. Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di sottoporre a stress il sistema in caso di un evento grave, ma plausibile in condizioni ordinarie, al fine di migliorare l’interazione degli Enti coinvolti anche attraverso la conoscenza tra gli operatori in campo. Sono stati gestiti, dunque, gli scenari relativi all’incidente stradale, alla presenza di sostanze pericolose e di auto in fiamme (simulato tramite l’uso di fumogeni). L’esercitazione ha consentito di verificare il flusso delle comunicazioni tra tutti gli enti coinvolti, anche relativamente alla gestione dei mass media: "Lo scopo è simulare in maniera più realistica possibile il livello di risposta, per andare a cercare quelle piccole imprecisioni che ci possono essere – spiega Fabrizio Luppi - coordinatore del 118 – e andare in una fase secondaria a gestirle. Il personale sanitario è addestrato e ha esperienza ma questo ci aiuta a migliorare ulteriormente".

"Quaranta uomini coinvolti, oltre a tutto il supporto logistico – ha spiegato il comandante dei Vigili del fuoco Ermanno Andriotto – questa esercitazione ha lo scopo di coordinare le varie istituzioni che partecipano". Il responsabile regionale Anpas Lorenzo Della Casa ha sottolineato come il volontariato supporti l’Ausl con i mezzi di emergenza urgenza. "Il nostro personale è preparato per intervenire su questi scenari". Eugenio Di Ninno, volontario della Croce Rossa ha spiegato come siano stati messi in campo per l’esergitazione una settantina di volontari. "Ambulanze, tende per allestire l’ospedale Spoke, di primo livello e tutto il materiale necessario". L’iniziativa ha coinvolto, tra gli altri 164 volontari tra ANPAS – coordinamento di Modena e Croce Rossa Italiana- comitati della Provincia di Modena, 90 professionisti delle Aziende Sanitarie, per un totale di circa 200 persone tra figuranti, addetti alla logistica e al personale impegnato sul campo.

v. r.