VALENTINA REGGIANI
Cronaca

L’ex scappa all’estero con la figlia. Il papà vince la battaglia legale

Dopo la separazione, il giovane aveva autorizzato un viaggio breve in Ucraina per le vacanze di Natale ma la bambina non è mai tornata. Ora il giudice, dopo mesi di attesa, ha ordinato il rientro in Italia.

L’ex scappa all’estero con la figlia. Il papà vince la battaglia legale

L’ex scappa all’estero con la figlia. Il papà vince la battaglia legale

Ha detto all’ex marito e padre della sua bambina, che all’epoca dei fatti aveva un anno, che si sarebbe recata in Ucraina per trascorrere il Natale con i parenti. Il giovane ha così autorizzato il viaggio della figlioletta ma la donna da allora – era dicembre 2021 – non è più tornata. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per sottrazione internazionale di minore ed ora il tribunale della Lituania (dove la giovane mamma si è trasferita nel frattempo) ha ordinato il rientro immediato della piccola. Al centro della vicenda c’è un papà 35enne che vive nella Bassa modenese e che si è rivolto all’avvocato Alessandro Righetti (nella foto), specializzato in casi di sottrazione internazionale di minori e nel rimpatrio degli stessi, per poter riabbracciare la sua bambina che non vede e sente ormai da due anni. "La coppia è stata assieme pochissimo – spiega il legale –, quando la signora si è allontanata a dicembre 2021 i coniugi si erano già separati e c’era un provvedimento del tribunale che affidava la bimba ad entrambi e consentiva a lei di andare all’estero solo con autorizzazione del papà. Il mio cliente gliela aveva data nel periodo compreso dal 20 dicembre al 5 gennaio per le feste natalizie ed era tutto formalizzato e scritto. Ma lei non ha rispettato nulla di quanto scritto".

Il giovane ha sperato in un ripensamento poi si è rivolto ad un avvocato.

"La domanda di rimpatrio avrebbe dovuto essere presentata entro un anno ma il mio cliente, non sapendo come muoversi, si è rivolto al mio studio tardi. Pensavamo fosse impossibile ottenere il rientro invece abbiamo scoperto che a maggio del 2022 la donna si era spostata con la bimba dall’Ucraina alla Lituania, presso altri parenti. Essendo marzo dello scorso anno, avevamo ancora tempo e dalla Lituania, poco dopo, ci hanno risposto che effettivamente la signora si trovava nel loro territorio. Si è svolta l’udienza a settembre e il giudice, dopo il parere dei Servizi sociali, che hanno confermato come il padre non avesse fornito l’autorizzazione, inizialmente ha chiesto un parere ad uno psicologo.

Il timore, infatti – spiega ancora l’avvocato Righetti – era che per la bimba il rientro in Italia potesse rappresentare un trauma.

Ma lo psicologo lituano ha escluso problemi in tal senso. Nei giorni scorsi, quindi – afferma soddisfatto il legale – è arrivato l’ordine di rientro immediato da parte del tribunale.

Ciò rappresenta una grande vittoria per un papà che non vede la propria figlia da due anni e che è riuscito ad avere giustizia in Lituania".