Lista Pd, la corsa dei candidati. Preferenze: sfida tra assessori: "Quota 15 consiglieri? Sarà dura"

Prima volta insieme per i 32 Dem. Curiosità su quanti voti incasserà la capolista Venturelli . E spunta Muzzarelli. Mezzetti: "Giusto equilibrio: ci sono giovani, ma anche persone d’esperienza" . .

Lista Pd, la corsa dei candidati. Preferenze: sfida tra assessori: "Quota 15 consiglieri? Sarà dura"

Lista Pd, la corsa dei candidati. Preferenze: sfida tra assessori: "Quota 15 consiglieri? Sarà dura"

Tutti sorridenti i 32 candidati Pd alle comunali di giugno, nella foto di gruppo scattata ieri alla presentazione ufficiale. Sembra un’istantanea da ultimo giorno di scuola, di quelle che prima o poi rispuntano sbiadite dai cassetti, e invece siamo solo all’inizio. "Ma l’armonia durerà poco", commenta con sottile cinismo un addetto ai lavori. "Parte la corsa, tutti a caccia di preferenze sperando che le urne assegnino almeno 15 consiglieri al Pd: non sarà facile".

C’è anche una gara nella gara: "Vedremo chi raccoglierà più voti fra i tre assessori uscenti in lista (Grazia Baracchi, Andrea Bortolamasi e Andrea Bosi, ndr) e quale sarà il bottino personale della capolista Federica Venturelli". Già, perché se è vero che al centro della foto spicca il candidato sindaco Massimo Mezzetti, la protagonista di giornata è la segretaria cittadina del partito, che sorveglia la situazione con sguardo vigile e un po’ sollevato: finalmente un punto fermo – penserà – dopo le polemiche sulle candidature, a cui intanto risponde punto su punto.

Sembra una lista piuttosto debole e autoreferenziale, con ben 11 consiglieri ricandidati su 15, e poco aperta alla società civile… "Guardi, dopo aver letto le critiche sui giornali, sabato ho chiesto che venissero ribadite nell’assemblea cittadina. Alla fine – sottolinea Venturelli – il voto unanime è stata la risposta. Nelle settimane precedenti abbiamo seguito un percorso identico a quello delle passate elezioni: nove incontri con dirigenti del partito e amministratori a tutti i livelli istituzionali".

I criteri seguiti? "Esperienza e rinnovamento, competenze e rappresentatività. Ci sono 16 donne e 16 uomini, il 60% ha meno di 45 anni. Per un terzo sono volti nuovi cresciuti nel partito, un altro terzo fa parte proprio della società civile. La lista perfetta non esiste, inoltre bisogna trovare persone disponibili a candidarsi. Ci sono un manager d’impresa, un commerciante, vari professionisti, il mondo del lavoro e le nuove povertà, l’eccellenza di Modena ma anche le sue contraddizioni".

Un altro appunto: pochi personaggi di spicco. E poche donne in grado di fare ombra alla capolista. "Non abbiamo candidato personalità, ma persone rappresentative di ambiti diversi. Comprese le seconde generazioni cresciute a Modena, su cui un partito di centro-sinistra deve investire. Quanto alla presenza femminile, sono in lista la presidente regionale di Federconsumatori Renza Barani, Danaida Delaj che presiede una Consulta per l’integrazione, Anna Allesina che ha guidato l’Ordine degli architetti, Giovanna Zanolini presidente della Casa delle donne. E l’elenco potrebbe continuare".

Insomma, respinge le critiche al mittente. Anche quella sulle deroghe al terzo mandato? "Lo statuto nazionale raccomanda di concentrarsi sulla qualità, più che sulla quantità. Io sarei stata favorevole al terzo mandato anche in Regione. Va bene il rinnovamento, ma chi merita resti a dare una mano ai giovani".

A proposito di giovani: lei ha 28 anni ed è in Consiglio da dieci. Che cosa vuole fare da grande? "Vincere queste elezioni".

E intanto, inatteso ma non troppo per chi conosce il suo attivismo, spunta in sala anche il primo cittadino uscente Gian Carlo Muzzarelli. Poco più in là il candidato sindaco Massimo Mezzetti risponde alle domande dei giornalisti e si trae d’impaccio con eleganza. Come definisce la lista? "Ricca e plurale, con un giusto equilibrio tra uomini e donne, giovani e persone di esperienza". Quindi i malumori sono rientrati? "Come sapete non ho tessere di partito, quindi non ho partecipato ad assemblee e momenti preparatori: li ho vissuti da spettatore. Ma mi pare che alla fine sia stata raggiunta una sintesi importante".