
Lorenzo è un vero cowboy, a 17 anni bronzo nel reining
La passione per il cavallo, per il reining che fa vivere le emozioni dei cowboy, dei mandriani che muovono i bovini nelle vaste praterie del far west. Una disciplina sportiva tutta western, che ha preso piede in Italia. La pratica anche Lorenzo Ranucci, 17 anni, di Castelluccio di Montese, che ha partecipato ai campionati del mondo di questa specialità dell’equitazione americana ed è salito sul podio assieme agli altri tre componenti della sua squadra che vestiva il caschetto con il Tricolore. Si sono svolti nei giorni scorsi in Svizzera, a Givrins, nel ranch della famiglia Schumacher. Ottimi i risultati dell’Italia rappresentata da due squadre Senior, una Junior, una Young rider e una di Parareining: 5 ori, 3 argenti, 3 bronzi, prima assoluta nel medagliere generale. Uno dei bronzi lo ha portato a Montese Lorenzo, che montava Broadlysnapper di sua proprietà e faceva parte del Team Italia Junior, agli ordini di coach Alessandro Meconi. Le manovre richieste nel reining sono la stilizzazione dei movimenti rapidi e delle continue inversioni di marcia, stop e turnaround (giri su sé stessi a 360 gradi) compiuti dai cavalli dei ranch per radunare la mandria. "In gara – racconta Ranucci – ci siamo esibiti lungo un percorso assegnato dal giudice ed erano richieste corse e frenate, cerchi, cambio di galoppo e lo spin col cavallo che ruota su se stesso facendo perno sugli arti posteriori e si blocca a un minimo cenno del cavaliere". Ranucci è nato fra i cavalli. "Li possedeva mio padre – racconta –. Da bambino ero sempre in mezzo a loro. Poi, a 4 anni sono caduto e ho gettato la spugna per riprendere a cavalcare a 11 anni. Il mio Broadlysnapper lo tengo a Siena, mi alleno in Toscana. È la prima volta che partecipo ai mondiali di reining. Mi ero iscritto nel 2019 ma poi ci fu il Covid".
Walter Bellisi