L’ultimo blitz di Muzzarelli. Rotella candidato in Hera infiamma il centrosinistra

Nome proposto dalla segretaria Venturelli che a sua volta finisce nella bufera. L’operazione viene considerata l’ennesimo "grave sgarbo" a Massimo Mezzetti . .

L’ultimo blitz di Muzzarelli. Rotella candidato in Hera infiamma il centrosinistra

L’ultimo blitz di Muzzarelli. Rotella candidato in Hera infiamma il centrosinistra

La candidatura di Tommaso Rotella alla vicepresidenza di Hera spacca la coalizione di centrosinistra che sostiene Massimo Mezzetti. Il fulmine è arrivato ieri in prossimità della scadenza dell’avviso pubblico per la sostituzione del posto rimasto vacante dopo la scomparsa di Gabriele Giacobazzi. È stata la segretaria del Partito democratico Federica Venturelli, in qualità di consigliera comunale, ad avanzare la formale candidatura dell’ex assessore e presidente di + Europa (con Italia Viva ha dato vita agli Stati Uniti d’Europa). Un blitz – secondo indiscrezioni – dietro il quale ci sarebbe il sindaco uscente Gian Carlo Muzzarelli che in Rotella vede un punto di riferimento affidabile per una grossa parte del tessuto produttivo del territorio. L’operazione viene dunque letta come l’ennesimo tentativo da parte di Muzzarelli di mettere le dita negli occhi a Mezzetti dopo le frizioni di questi mesi, dalla metrotramvia al sistema di raccolta dei rifiuti.

La mossa ha contrariato tre quarti della coalizione che sostiene Mezzetti, oltre a una parte dello stesso Partito democratico, sbigottito dalla manovra della segretaria che promuove un nome di un altro partito e senza aver prima consultato il candidato sindaco.

Uno ‘sgarbo’ politico che sorprende parecchi nel Pd, laddove Venturelli – che non ha mai nascosto l’ambizione di entrare in giunta – a quanto pare ha già indispettito un bel po’ Mezzetti dopo la recente composizione della lista: definendola senza un minimo di coinvolgimento, autopromovendosi a capolista, richiedendo quattro deroghe al secondo mandato, oltre il tetto massimo del 10 per cento rispetto al numero degli uscenti consentito dal regolamento regionale per la candidatura al Consiglio comunale. Con il rischio di esporsi a un ricorso.

Ma dicevamo che a trasecolare sono state anche le altre forze delle coalizione come per esempio Azione, Movimento 5 stelle e Avs (Verdi e Sinistra), irritate dal tentativo del sindaco uscente, ansioso di continuare a segnare il territorio, di forzare sulle nomine e non aspettare il prossimo sindaco come per esempio sta avvenendo a Reggio, dove a quanto pare sarà più garantito il fair play tra l’uscente e l’eventuale entrante.

I Verdi in ogni caso hanno avanzato un loro nome: si tratta di Paolo Silingardi, candidato dai consiglieri Enrica Manenti e Giovanni Silingardi del Movimento 5 stelle, e da Vincenzo Walter Stella (Sinistra).

Riassumendo, in tutto alla vicepresidenza di Hera sono arrivate quattro candidature da parte di associazioni, ordini professionali, organizzazioni, consiglieri comunali: oltre a Rotella e Silingardi, ci sono quelle espresse da Wwf e associazioni ambientaliste (Rossano Ercolini) e dalle associazioni agricole (Ettore Rocchi).

Eccezionalmente il sindaco deciderà senza le commissioni di garanzia previste in questi casi. Si riunirà il Patto di sindacato, ma solo dopo il 25 aprile. I più avvertiti mettono in guardia: l’unico modo per evitare la deflagrazione della coalizione a questo punto è che il sindaco Muzzarelli non nomini nessuno dei due nomi ‘caldi’, Rotella o Silingardi. Riuscirà tuttavia la coalizione di centrosinistra a cedere un incarico così strategico come la vicepresidente di Hera a una figura non strettamente politica?