All’andata fu la sua gara capolavoro, con un gol e 2 assist nel poker che quel Carpi ancora ondivago rifilò alla Sammaurese. Un girone dopo da San Mauro domenica passeranno i sogni da Lega Pro del Carpi e Andrea Mandelli sa bene che gara attende i biancorossi. "Siamo verso la fine e sono le partite che contano, quelle più belle – spiega il regista biancorosso – si respira quell’adrenalina di quando ci si gioca qualcosa di importante. Non mi è mai successo prima in carriera un finale così testa a testa con un’altra squadra per una promozione. E’ stimolante, c’è un’adrenalina diversa la domenica, porta un po’ di tensione ma è quella positiva. Si gioca a calcio per questi momenti e queste partite". I romagnoli sono in piena bagarre salvezza e vengono dalla sconfitta di Agliana. "Quando si affronta la prima in classifica – prosegue - si ha sempre qualche motivazione in più. Loro sono in lotta per salvarsi e sarà una "guerra sportiva", ma come tutte queste 30 gare giocate. Il campo? Le dimensioni non sono grandi, ma il fondo è molto bello ed è quello che conta di più". La squadra di Serpini pensa solo alla gara del "Macrelli", senza guardare in casa Ravenna o al caso-Pistoiese. "Le tabelle non sono per me – prosegue Mandelli – io penso solo a prendere questi tre punti domenica. Il caso Pistoiese non lo sto seguendo, dispiace solo che ogni anno capiti sempre una di queste situazioni". Dopo i gol decisivi di Tentoni, Rossi, Zucchini e Arrondini, il Carpi si di poter avere il massimo da tutti. "Parlavo ieri con Calanca – conclude - di quanto sia bello che in tutta la stagione ci siano stati tanti diversi protagonisti. Il gol di Arrondini domenica è stata una gioia incredibile, sotto la curva l’ha spinto Sall per prendersi la standing ovation, proprio quello con cui è in competizione per una maglia: questo è lo spirito del Carpi".
Dal campo. La febbre ha fermato ieri Cecotti e Larhrib, Rossini sempre a parte nonostante l’ecografia ok, sarà rivalutato nei prossimi giorni.
Davide Setti