REDAZIONE MODENA

"Manoel era speciale, brillante e generoso"

Montese, folla commossa ai funerali del 17enne. Lungo ricordo del fratello e un appello: "Guidate con prudenza, la vita è preziosa"

Montese, folla commossa ai funerali del 17enne. Lungo ricordo del fratello e un appello: "Guidate con prudenza, la vita è preziosa"

Montese, folla commossa ai funerali del 17enne. Lungo ricordo del fratello e un appello: "Guidate con prudenza, la vita è preziosa"

Il testo di una canzone dei Led Zeppelin accanto alla foto ricordo, in memoria del suo grande amore per la musica. Una folla commossa ha dato ieri l’ultimo saluto allo studente 17enne Manoel De Oliveira Bastos, morto a causa delle gravissime lesioni riportate nell’incidente avvenuto a Spilamberto.

Uno schianto violentissimo tra l’auto su cui Manoel viaggiava con la famiglia e una vettura che sopraggiungeva dalla direzione opposta. I funerali si sono svolti ieri nella chiesa di San Giacomo di Montese e a dare il sofferto addio al giovane c’era tutta la comunità, che si è stretta intorno alla famiglia.

Presenti i compagni di Manoel, gli amici di sempre e la comunità brasiliana, molto numerosa nel comune appenninico. Distrutto dal dolore il papà Paulo mentre la mamma del 17enne è ancora ricoverata in gravi condizioni. Alla cerimonia erano presenti così tante persone che alcune hanno atteso di poter abbracciare i familiari del giovane all’esterno.

Commosso il ricordo del fratello Alessandro nel messaggio letto in chiesa: "Manoel era un ragazzo prodigio, straordinariamente brillante per la sua giovane età. Eccelleva in tutte le materie scolastiche, tanto da diventare un punto di riferimento per i suoi compagni. Sempre disponibile ad aiutare gli altri, metteva un’enorme energia nel supportare chi ne aveva bisogno, senza mai compromettere la qualità delle sue prestazioni. Era generoso, solidale e dotato di una sensibilità unica. Amava profondamente la musica (studiava la batteria) e coltivava con passione le arti marziali, frequentando assiduamente un corso di karate. Era un ragazzo speciale, capace di eccellere in ogni cosa che faceva.

Alcuni membri del personale ospedaliero ci hanno riferito che l’incidente è stato tra i più violenti visti negli ultimi anni. Non esistono parole per descrivere la tristezza e la delusione di mio padre, un uomo che insieme alla compagna non meritava una tragedia simile.

Era un giovedì sera come tanti. Una famiglia composta da madre, padre e figlio tornava a casa. Guidavano piano, tutti indossavano le cinture di sicurezza. Improvvisamente, affrontando una curva su un ponte intorno alle 23.30, è comparsa un’auto lanciata ad altissima velocità. Non c’è stata alcuna possibilità di evitare lo schianto frontale. Tutto è accaduto in pochi secondi". "Manoel – ha proseguito il fratello – era la nostra gioia, il simbolo di un futuro brillante che si è spezzato troppo presto.

Vorrei chiudere con una riflessione. L’automobile è uno strumento straordinario, una necessità che ha rivoluzionato le nostre vite. Eppure, spesso ci concentriamo sugli aspetti sbagliati: le prestazioni, la velocità, il fascino della tecnologia. In un incidente così tragico non ci sono vincitori: perdono tutti.

Per questo mi rivolgo a chiunque legga queste parole: guidate con responsabilità. La vita è preziosa, l’unico bene che abbiamo, e perderla per distrazione o leggerezza è inaccettabile. Speriamo che nessun altro debba affrontare un dolore simile. Rispettiamo la vita, sempre".

v.r.