Marea fucsia in centro. Passeggiata ’arrabbiata’ per dire no alla violenza

In migliaia ieri hanno partecipato alla marcia per le donne di ’Non una di meno’ "Vogliamo restare vive e libere". In corteo anche il prefetto Camporota .

Marea fucsia in centro. Passeggiata ’arrabbiata’  per dire no alla violenza

Marea fucsia in centro. Passeggiata ’arrabbiata’ per dire no alla violenza

L’onda fucsia ha invaso anche Modena. Duemila persone hanno partecipato ieri sera alla ’marcia arrabbiata’ organizzata dall’associazione ’Non una di meno’. Canti, slogan, musica e colori che hanno contagiato i cittadini che affollavano il centro. Il corteo è partito intorno alle 18 da Largo Sant’Agostino per poi snodarsi lungo via Emilia centro, via Farini fino ad arrivare in piazza Roma. ’Ci vogliamo vive e libere’ o ’Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce’, oppure ancora ’D’amore non si muore’ e ’Voglio essere libera non coraggiosa’, alcuni degli slogan e scritti su cartelli e striscioni issati nel corso della marcia. Quindi il verso finale della poesia di Cristina Torres-Cáceres, architetta e attivista peruviana: "Mamma, se domani non torno, distruggi tutto".

In corteo anche tanti uomini, oltre a donne di tutte le età, diverse anche quelle che hanno un vissuto di violenza subìta e che sono riuscite a dire basta. Nel corso della passeggiata poteva prendere la parola chi aveva una storia da raccontare liberamente o considerazioni da fare. "Abbiamo voluta una marcia rumorosa – spiega Rossella, dell’associazione Non una di meno – ci sono donne che vengono da Modena ma anche da fuori città che non vogliono essere più ridotte al silenzio. Ci scagliamo contro la violenza di genere e la violenza patriarcale: uno stillicidio di episodi di sangue e violazioni che deve finire".

A partecipare al corteo anche il prefetto Alessandra Camporota e l’assessora Grazia Baracchi, che sottolinea il proliferare in questi giorni di iniziative spontanee dopo la tragedia di Giulia Cecchettin. "È un’iniziativa di persone libere che chiedono un cambio di mentalità che metta al centro il rispetto e i diritti delle donne, la loro libertà di scegliere. Sono tante le donne modenesi che hanno partecipato alla manifestazione di Roma, e ora siamo qui per manifestare nel cuore della nostra città: ringraziamo chi ha organizzato questa passeggiata".

L’assessora si sofferma sul ruolo delle scuole: "Come assessorato alle Pari opportunità abbiamo finanziato un progetto per educare alle differenze, coinvolgendo professionisti esperti e preparata che possano formare sia gli studenti ma anche i docenti. Le scuole sono importanti ed è importante essere presenti nelle scuole. Ma non bisogna dare alla scuola tutta la responsabilità, il cambio di mentalità deve essere un impegno di tutti, da perseguire insieme".

Gianpaolo Annese