
"Caro Massimo, questo non è un addio ma un saluto. Perché l’addio riguarda persone che non si rivedranno mai più. Il saluto invece sottintende la certezza che ci rincontreremo insieme innanzi al Signore". Don Michele Zampieri, già parroco di Budrione e Migliarina per tre anni, ha scelto queste parole per introdurre la sua omelia, ieri pomeriggio in Cattedrale, dove si sono svolti i funerali di Massimo Magnani, l’imprenditore 61enne morto sabato per una tragica fatalità, travolto da un albero mentre stava lavorando nei terreni di sua proprietà a Migliarina. "Di fronte al saluto di Massimo – ha proseguito don Michele, rientrato a Carpi appositamente per celebrare le esequie del suo parrocchiano, insieme a don Anand Nikarthi, attuale parroco della frazione – sono tante le domande che ci poniamo: perché la vita ci pone di fronte a certe situazioni? Massimo lo scorso anno a luglio era riuscito a superare la sua battaglia contro il Covid, manifestando la sua forza e determinazione. Sono tante le parole umane che potremmo dire ora, ma nessuna potrà davvero consolare chi sta piangendo la sua scomparsa. Ciò che possiamo fare ora è stare vicini alla moglie e alla figlia di Massimo, esprimere autenticamente l’essenza dell’amicizia". "Sarà Massimo – ha proseguito – a intercedere per noi affinchè il Padre ci doni la forza per proseguire il nostro cammino su questa terra. Ognuno di noi può dire ‘grazie’ al Signore: grazie perché ho conosciuto Massimo; grazie perché ho condiviso con lui un progetto; grazie per le parole che ha saputo dirmi in quel momento. Non sentiremo fisicamente il suo abbraccio, ma il Signore ci abbraccia incoraggiando ognuno di noi e senza lasciarci soli". La lettura di una poesia di Henry Scott Holland da parte della moglie ha commosso le tantissime le persone che ieri in Cattedrale hanno voluto rendere l’ultimo omaggio all’imprenditore, molto conosciuto in città in quanto era tra i soci della ‘Luc&Bel’, azienda del biomedicale con sede a Carpi in via Carlo Marx. Presenti alla funzione anche i compagni di classe della figlia che frequenta una scuola media del territorio: ognuno aveva una rosa bianca con un fiocchetto bianco legato.
Maria Silvia Cabri