GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Minori stranieri, è scontro: "Per l’aggressore di Magreta dal 2022 spesi 76mila euro"

Dibattito in Consiglio sull’episodio di aprile a Tabina. L’assessora: "Il costo è di 80 euro al giorno a testa". Fratelli d’Italia: "Falle nell’accoglienza". Giacobazzi (FI): "Denaro usato male visti i risultati..."

Dibattito in Consiglio sull’episodio di aprile a Tabina. L’assessora: "Il costo è di 80 euro al giorno a testa". Fratelli d’Italia: "Falle nell’accoglienza". Giacobazzi (FI): "Denaro usato male visti i risultati..." . .

Dibattito in Consiglio sull’episodio di aprile a Tabina. L’assessora: "Il costo è di 80 euro al giorno a testa". Fratelli d’Italia: "Falle nell’accoglienza". Giacobazzi (FI): "Denaro usato male visti i risultati..." . .

Modena, 20 maggio 2025 – Il costo medio giornaliero per l’accoglienza dei minori non accompagnati e quindi anche per il responsabile della violenza compiuta a Tabina di Magreta nei confronti di una donna di 65 anni è di 80 euro. Negli ultimi cinque anni Modena ha registrato 947 arrivi e rintracci sul territorio ai quali sono stati riservati specifici progetti di accoglienza e integrazione.

È quanto ha riferito l’assessora Alessandra Camporota rispondendo a una specifica interrogazione della consigliera di Fratelli d’Italia Elisa Rossini ieri in Consiglio comunale. Camporota ha messo in evidenza le "fragilità che caratterizzano il sistema dell’accoglienza dei Minori non accompagnati in generale e impattano fortemente nella gestione delle progettualità quotidiane: dall’assenza di programmazione dei flussi a livello centrale all’insufficienza di posti del Sistema di accoglienza e integrazione".

Sul caso specifico, il minore in questione è in carico ai Servizi Sociali del Comune di Modena dal luglio 2022, "accolto in diverse tipologie di comunità in relazione al percorso individuale e per un periodo limitato presso un parente sul territorio: affidamento questo interrotto per valutazioni segnalate all’Autorità giudiziaria minorile. Ha poi manifestato elementi di fragilità che hanno portato a una presa in carico congiunta con i Servizi sanitari: il ragazzo ha aderito ai percorsi di cura e si è registrato un miglioramento delle condizioni; ha frequentato il corso di alfabetizzazione ed era in fase di avvio un percorso di formazione lavorativa".

Più in generale, ha spiegato Camporota, "il tema della presenza di parenti sul territorio è al centro di azioni del Comune per chiedere un intervento dello Stato, poiché se il parente rifiuta l’affidamento, non ci sono strumenti tecnico-giuridici per imporglielo".

Rispetto alle spese, a fronte di un contributo "che lo Stato ha stabilito in un massimo di 100 euro, il costo medio della retta pro die e pro capite dell’accoglienza corrisponde indicativamente a 80 euro. Tale è stato anche il valore sostenuto per l’accoglienza comunitaria del minore di cui si discute, per il quale il Comune ha provveduto al collocamento presso diverse comunità di accoglienza di volta in volta calibrate alle esigenze del minore rivolgendosi sia a comunità sul territorio sia fuori". Il progetto educativo e di inclusione "è stato costruito insieme a lui, all’equipe educativa della comunità, all’assistente sociale e al tutore volontario. Il percorso scolastico-formativo è stato delineato sulla base delle inclinazioni del ragazzo, della formazione pregressa e dell’offerta sul territorio".

Per ciò che riguarda i controlli, per prevenire il coinvolgimento di minori stranieri in reati, Camporota ha sottolineato che "a Modena il sistema di accoglienza ha una consolidata collaborazione con forze dell’ordine e polizia locale: quotidianamente viene tramesso l’orario dei rientri non autorizzati. Su base settimanale viene inviato un report con i minori accolti in comunità. Infine, condotte irregolari o devianti sono subito segnalate".

Rossini ha contestato all’assessora che "mentre l’assessore regionale Isabella Conti, nel rispondere ad una interrogazione dei consiglieri Pulitanò ed Arletti, ha esplicitamente parlato di propria assunzione di responsabilità per la grave aggressione avvenuta il 15 aprile scorso a Formigine in località Tabina, l’assessore Camporota ha negato l’esistenza di falle nel sistema di controllo delle comunità. L’assessore regionale Isabella Conti ha espressamente preannunciato un monitoraggio puntuale delle comunità di accoglienza per analizzare le criticità che, ha affermato, ’ci sono’". Una discrepanza dí impostazione "che lascia perplessi. “Teniamo anche presente che le linee di indirizzo del Comune di Modena per la formazione dell’elenco dei soggetti qualificati alla gestione di strutture residenziali e semi residenziale per l’accoglienza di minori risalgono al 2014 e certamente richiedono una profonda revisione” conclude Rossini".

Dura la presa di posizione anche di Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia: "Da parte dell’amministrazione comunale la costituzione di parte civile nei confronti del soggetto potrebbe essere un piccolo ma importante segnale coerente anche con la volontà dichiarata di un impegno per la tutela dei cittadini, della comunità e dello stesso ospite". Questo tragico caso, ha proseguito Giacobazzi, "deve rappresentare un’occasione per riflettere su cosa non va in questo sistema di accoglienza e per fare sapere in maniera trasparente ai cittadini come vengono impiegate le risorse pubbliche. Se pensiamo che a fronte di 76mila euro spesi per l’accoglienza dell’aggressore, il risultato è questo, allora c’è di cui riflettere".

g.a.