Mobilitazione per la Romagna

Categorie, enti pubblici e privati, associazioni, semplici cittadini. Mobilitazione totale nel Modenese per sostenere i territorio e le popolazioni alluvionate della Romagna. Il Consorzio sciistico del Cimone attraverso il suo presidente Luciano Magnani fa sapere di aver deliberato di devolvere parte dell’incasso della prossima stagione sciistica 2023-2024 alle popolazioni emiliano romagnole colpite dal disastro. "È doveroso in questo momento drammatico dare una mano a chi ha perso affetti, casa, lavoro", mentre fra gli ’angeli del fango’ ci sono anche gli alpini modenesi. Quei carri pieni di fieno che sono arrivati a Conselice sono stati donati dalle Penne nere di San Prospero di Modena. Dall’inizio dell’alluvione sono almeno un centinaio quelli impegnati ad aiutare gli abitanti di Solarolo, territorio di Lugo di Romagna dove sono state allestite due cucine della colonna mobile di Ana Rer. Già la sera del 17 maggio hanno distribuito i primi pasti caldi e sono arrivati a due mila pasti al giorno, riferisce Vittorio Costi, presidente della Sezione Ana di Modena. Anche i volontari dell’associazione ’Mani tese’ di Finale sono partiti con carico di materiale raccolto in questi giorni: alloggeranno presso una parrocchia di Faenza.

L’Amministrazione comunale di Mirandola ha scelto invece di canalizzare tutto lo sforzo di raccolta fondi adottando il Comune di Casola Valsenio, 2.500 abitanti, località fortemente colpita dall’ondata alluvionale e da numerose frane. "Gli smottamenti, anche in considerazione della particolarità del territorio, hanno completamente isolato il Comune rendendolo, per vari giorni, raggiungibile unicamente a piedi o tramite elicottero". Per info su come contribuire consultare il sito del Comune.

Tra le storie più commoventi quella dell’asinello Mais, diventato sul web il simbolo della Romagna che reagisce. L’animale è stato salvato dai volontari del centro riabilitativo Il Loto di Carpi, impegnato in questi giorni nel recupero degli animali alluvionati. "L’animale di 18 mesi della fattoria Le Chiocce di Russi (Ravenna) è rimasto con l’acqua alla pancia per due giorni e una volta recuperato ha fatto tre chilometri tra acqua alta 120 centimetri e correnti".

Da Modena intanto sono partiti 1500 quintali di foraggio, tra fieno e paglia, che il Caseificio 4 Madonne ha raccolto dai propri soci per consegnarli a un allevamento di Conselice, area nel ravennate ancora sommersa dall’acqua. E anche Coldiretti Emilia Romagna ha aperto un conto corrente destinato a raccogliere donazioni ’Salviamo le nostre campagne’ IBAN IT 55 U 02008 02480 000106765286, intestato a Federazione Regionale Coldiretti Emilia Romagna.