Modenamoremio, il direttore : "Coinvolgiamo di più le periferie"

Angelo Giovannini: "Punterò alla valorizzazione delle eccellenze locali andando oltre la gastronomia. Progetteremo nuovi eventi tra cultura e solidarietà andando a riempire ogni piazza e spazio del centro".

Modenamoremio, il direttore : "Coinvolgiamo di più le periferie"

Modenamoremio, il direttore : "Coinvolgiamo di più le periferie"

Modenamoremio 2.0. La storica società nata nel 2002 – che riunisce commercianti del centro, e non solo – è entrata in una nuova fase traghettata dal neodirettore Angelo Giovannini (presidente è il commerciante Mario Bugani). Giornalista di lungo corso, esperto gastronomico e con anche una esperienza amministrativa alle spalle, Giovannini è subentrato da inizio anno a Maria Carafoli. Una eredità, per lui, davvero "sfidante".

Giovannini, qual è lo spirito che anima da vent’anni Modenamoremio?

"Nasce come società di promozione del centro storico. Nello statuto la mission è chiara. E’ evidente, però, che la valorizzazione del cuore della città si basi anche sulle eccellenze locali. Pensiamo a Pavarotti, Ferrari, Balsamico. Sono simboli di modenesità che non hanno confini definiti, lavorando su questo possiamo ’estendere’ il concetto di centro e attrarre più persone".

Un centro più vivo per qualcuno può essere sinonimo di "chiassoso". La preoccupano eventuali ’resistenze’?

"E’ necessario trovare una giusta e legittima convivenza con i residenti. Ci sono norme da rispettare ma rendere vivo il centro comporta per forza di cose qualche disagio. C’è un dialogo continuo tra cittadini e attività commerciali, insieme ovviamente all’assessorato alla Cultura del Comune e tanti altri soggetti del mondo culturale e politico. So bene che c’è chi vorrebbe la zona del centro tranquilla e deserta, situazione che però non è sinonimo di sicurezza".

Modenamoremio ha appunto voce in capitolo anche sulla sicurezza, nota dolente del centro in questo momento. In che modo?

"Sui temi delicati come sicurezza, viabilità, manutenzione, possiamo interloquire con gli organi competenti per fare pressione e fare sentire la voce dei commercianti. Non ci occupiamo solo di eventi ma di favorire la qualità del centro a 360 gradi. Possiamo definirci delle antenne sul territorio, se pensiamo che raggruppiamo oltre 200 commercianti. Ad esempio segnaliamo quotidianamente al Comune un lampione che non funziona, una buca, un semaforo spento o altre criticità".

Dunque, una rete di sentinelle sul territorio...

"Abbiamo canali di ’ascolto’ consolidati, in particolare 4 chat tematiche tra cui quella sui rifiuti e quella dedicata al capitolo sicurezza. I commercianti sanno che Modenamoremio si fa portatrice di istanze e segnalazioni".

Veniamo agli eventi, il vostro core business. Ha già in mente novità?

"Ci sarà di sicuro continuità, non si riesce a trovare iniziativa passata che non sia stata un successo ma mi è stato chiesto anche di introdurre innovazione.

Ci sto lavorando e una cosa mi è già chiara: basta eventi sul food tra le nuove iniziative".

Per quale motivo?

"La gente che portiamo in centro il buon cibo lo trova già nei locali dei nostri associati, pub, piadinerie, ristoranti... Andrò invece a cercare nuovi contesti, tra cultura, arte, sport, solidarietà, legalità. Temi che dovranno essere declinati in modo attrattivo. Progetteremo eventi diffusi, abbiamo vari spazi oltre a quelli principali, da piazza Torre a piazzale Redecocca. Gli eventi vanno estesi sull’intero sistema di piazze mantenendo un livello popolare nel senso migliore del termine. Non iniziative troppo di nicchia, per intenderci. Tra le novità, ’Musicaamoremio’, concerti di qualità a prezzi scontati per i clienti delle attività associate".

L’obiettivo è attrarre turisti o coinvolgere sempre più i modenesi convincendoli a vivere meglio e di più la loro città?

"Ci rivolgiamo anche ai turisti ma per i visitatori che vengono da fuori ci sono già i grandi eventi consolidati, dal Festival Filosofia al Motor Valley Fest.

Saremmo molto contenti di portare in centro cittadini che vivono in altri quartieri o nel resto della provincia. Dobbiamo riportare in centro i residenti delle periferie".

Quanti eventi organizza Modenamoremio?

"Ci sono tre tipi di eventi: in proprio (18 nel 2023), iniziative organizzate dai soci, ad esempio dj set e sfilate di moda (una quarantina l’anno) e un serbatoio di collaborazioni per i grandi eventi. Nonostante un calendario già ricco, mi sono posto come obiettivo quello di andare a riempire qualche periodo dell’anno che era rimasto scoperto: ci sono margini a inizio primavera (marzo-aprile) e in parte a luglio".

Lei ha ricoperto vari ruoli, dal giornalista al sindaco. E’ un bagaglio di esperienze che la guiderà nel nuovo incarico?

"La direzione di Modenamoremio mi permette di unire diversi aspetti che ho avuto modo di sviluppare nel mio percorso professionale. Innanzitutto quello della comunicazione. Il secondo è l’organizzazione di eventi. Agli inizi degli anni duemila insieme a Mauro Battaglia contribuimmo a rilanciare il Lambrusco che attraversava un periodo buio con l’iniziativa ’Lambrusco mio’ poi mi sono occupato di tante altre iniziative, da Balsamica a Carpi Gran Gourmet.

A tutto questo unisco l’esperienza nelle relazioni e nell’ascolto che ho maturato come sindaco di Bomporto. Tornare nel centro del capoluogo, dove iniziai nell’86 come direttore di Radio Modena, è un piacere. Un ruolo di sintesi che mi stimola molto".

Valeria Selmi