Sbanda con l’auto, si schianta contro un muro e muore sul colpo

Incidente nei pressi di Cireglio, in provincia di Pistoia. Morto Gianluigi Parenti, volto noto del ciclismo e nato a Lama Mocogno (Modena)

L‘auto della vittima e i soccorsi (Acerboni / FotoCastellani)

L‘auto della vittima e i soccorsi (Acerboni / FotoCastellani)

Modena, 4 marzo 2024 – Domenica di sangue sulle strade. Ieri sera un uomo, Gianluigi Parenti, 74 anni, originario di Lama Mocogno ma residente da molti anni a Signa, in Toscana, ha perso la vita dopo essersi schiantato con l’auto contro un muro nel Pistoiese.

Parenti era un noto dirigente del mondo del ciclismo e ieri sera viaggiava lungo la SS66 ’Porrettana’ a bordo della sua Mercedes, in direzione Pistoia. Poco dopo l’abitato di Cireglio l’uomo avrebbe perso il controllo dell’auto, andando dritto a un tornante e schiantandosi rovinosamente contro il muro di una casa adiacente.

Tempestivo l’intervento dei soccorsi, allertati dai residenti dell’abitazione. Sul posto sono arrivati i sanitari della Misericordia di Pistoia e l’automedica, unitamente a polizia municipale e vigili del fuoco. Fin da subito, però, è stato chiaro che lo scontro era risultato fatale: per Parenti non c’è stato nulla da fare, se non constatare l’avvenuto decesso. Tutta da chiarire la dinamica dell’incidente. Probabilmente alla base della perdita di controllo dell’auto ci sarebbe stato un malore, ma è impossibile stabilirlo con certezza. Sotto choc la moglie, che tuttavia sarebbe illesa: secondo le prime ricostruzioni.

Gianluigi Parenti per tanti anni aveva lavorato come macchinista di treni delle Ferrovie dello Stato e ha sempre avuto la passione per il ciclismo. Prima come atleta poi per tanti anni alla guida di formazioni della Ciclistica Sestese della quale era presidente onorario il compianto Alfredo Martini.

Lasciata la società rossoblù di Sesto Fiorentino, Parenti decise di continuare la sua attività di direttore sportivo allestendo una squadra alla quale diede la denominazione di Etruria Team Sestese con l’apporto e la collaborazione dell’Amore&Vita di Segromigno in provincia di Lucca, della quale il referente era Ivano Fanini e suo figlio Cristian.

Ebbe la soddisfazione di conquistare successi e piazzamenti con la sua squadra, ma anche quando le cose non andavano bene quanto a risultati, aveva continuato il proprio appassionato impegno, ricordando sempre anche il figlio Massimiliano che troppo presto se ne era andato per sempre lasciando nel dolore i genitori. Ogni giorno da quando morì il figlio, Gianluigi Parenti e la moglie si recavano al cimitero di San Miniato di Signa a un chilometro dalla sua abitazione di via Roma per un saluto a Massimiliano.

Nel 2022 Gianluigi fu coinvolto in un pauroso incidente sull’Autosole nei pressi del casello di Firenze Sud. Con la fedelissima moglie Anna, tornava in ammiraglia da Roma dove era stato all’aeroporto di Ciampino a prelevare un corridore russo. Dalla corsia opposto un mezzo pesante abbattendo la protezione in cemento finì nella corsa lungo la quale viaggiava Parenti.