STEFANO FOGLIANI
Cronaca

Moschea, scontro in Consiglio: "Così Braida torna indietro"

Sassuolo, tensione per il nuovo spazio acquistato dall’associazione islamica. Residenti e opposizione: "La fanno passare per rigenerazione urbana".

Il Consiglio comunale

Il Consiglio comunale

Tensione palpabile in consiglio comunale, qualche alterco (anche) con il pubblico, e uno spettatore allontanato dall’aula. La discussione sull’acquisto, da parte dell’associazione islamica cittadina, di un locale di 2mila metri quadrati presso ‘I Quadrati’ ha surriscaldato il clima. Convogliando presso l’aula che riunisce il consiglio anche una delegazione di residenti di Braida che, all’idea che nel quartiere possa sorgere una nuova moschea perdono il sonno ben più di quanto lo persero il 6 giugno, quando la celebrazione della ‘Festa del Sacrificio’ da parte della comunità islamica li svegliò all’alba.

Qui, però, siamo oltre: il tema sono gli spazi acquistati dall’associazione islamica, che oggi ne occupa altri in via Cavour. Ebbene, prima l’assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli, poi il sindaco Matteo Mesini hanno fatto chiarezza sul punto, spiegando come "non ci sarà nessuna nuova moschea, ma si valuta il trasferimento della sede esistente" e aggiungendo come "l’unica ipotesi in discussione riguarda un possibile trasferimento dell’attuale sede di culto da via Cavour ai Quadrati, con dismissione della sede attuale. Quindi una razionalizzazione logistica".

La soluzione, tuttavia, non piace: ai residenti della zona ("hai tradito Braida", ha detto uno di questi a Zilioli) e nemmeno alle opposizioni. "E’ evidente – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Caselli – che la giunta con la comunità islamica ha un debito elettorale, ma le concessioni fatte a questa comunità sono eccessive. Parlate – ha detto l’ex sindaco alla giunta - di rigenerazione del quartiere: io la vedo come una regressione, perché Braida tornerà indietro di vent’anni".

Altro? Sì: da una parte la delusione dei residenti, che lasciano l’aula visibilmente contrariati, dall’altra commenti qua e là a raccontare una serata bollente. "L’ipotesi di trasferire la sede di culto già esistente in via Cavour in uno spazio più idoneo dal punto di vista logistico e urbanistico, presso ‘I Quadrati’, risponde a esigenze concrete: le opposizioni preferiscono distorcere la realtà per generare allarmismo", scrive il Pd, mentre la Lega, con il capogruppo Giuseppe Vandelli, risponde per le rime. Stigmatizzando anche quanto detto da un consigliere di maggioranza ("banda di razzisti") nei confronti del pubblico. Si tratterebbe di Matteo Dragonetti della lista ‘Mesini Sindaco’: "parole – dice Vandelli - vergognose: offensive, inopportune e svilenti". Condannano Dragonetti anche i consiglieri di Fratelli d’Italia, che si dicono anche amareggiati "per essere stati apostrofati come ‘islamofobi’ dal Sindaco in persona".

Stefano Fogliani