Neonata morta in ospedale. L’Ausl ha disposto l’autopsia. E il caso arriva fino in Regione

A breve sarà effettuato un esame medico legale per approfondire le cause del decesso . Fratelli d’Italia presenta un’interrogazione: "Necessario fare chiarezza su quello che è accaduto".

Neonata morta in ospedale. L’Ausl ha disposto l’autopsia. E il caso arriva fino in Regione

Neonata morta in ospedale. L’Ausl ha disposto l’autopsia. E il caso arriva fino in Regione

di Valentina Reggiani

Sarà presto effettuata l’autopsia sulla neonata nata morta domenica mattina nell’ospedale Ramazzini di Carpi. L’Ausl ha disposto infatti un riscontro diagnostico, ovvero un esame medico legale sul corpicino della piccola per approfondire le cause del decesso. Una procedura interna all’azienda: al momento non risultano infatti avvisi di garanzia a carico di sanitari ma non si esclude che sul tragico evento la procura apra un fascicolo. L’Ausl ha fatto presente come per l’assistenza alla donna sia stata messa in campo un’équipe numerosa e qualificata, composta da tre ginecologi, tra cui il direttore di Ostetricia e Ginecologia, cinque ostetriche, tre anestesisti, quattro pediatri compreso il direttore della Pediatria.

"Sebbene nei vari momenti l’équipe abbia assicurato la costante presa in carico della situazione, questa ha avuto purtroppo un esito infausto, che, seppure in pochi casi, può comunque verificarsi nonostante tutte le procedure attuate". Come noto la tragedia si è verificata appunto in reparto domenica mattina. La coppia, originaria di Mirandola, si era recata all’ospedale anche qualche ora prima, ovvero nella giornata di sabato poiché la donna, 36 anni, la cui gravidanza era giunta al termine, avvertiva un malessere. La giovane, dopo tutti gli accertamenti del caso, è stata però rimandata a casa, a Mirandola dal momento che ancora non era prossima al parto. Quando domenica mattina la coppia si è ripresentata al Ramazzini, la 36enne è stata subito sottoposta al cesareo ma la sua bambina, purtroppo, è nata morta. Ieri Fratelli di Italia ha presentato un’interrogazione in Regione, a firma di Marta Evangelisti (prima firmataria) e sottoscritta anche da Luca Cuoghi e Giancarlo Tagliaferri al fine di far luce sul decesso della neonata. "Da notizie diffuse dagli organi di stampa, si apprende una delle ultime storie di malasanità, avvenuto nel territorio modenese – affermano - all’ospedale Ramazzini di Carpi, una donna di 36 anni di Mirandola, in gravidanza, dopo i controlli medici effettuati il giorno precedente, era stata mandata a casa; la stessa aveva effettuato un accesso anche il 23 febbraio, sempre risultato regolare. Secondo i sanitari, la donna non era non era ancora in condizioni di partorire: domenica 25 febbraio, la donna recatasi in Ospedale è stata immediatamente presa in carico dall’équipe che ha disposto l’effettuazione del cesareo. La neonata è nata morta". Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta "se non ritenga opportuno svolgere tutte le verifiche relative al caso in argomento, affinché si possa addivenire all’accertamento dei fatti; ovvero quali azioni intende intraprendere la Regione per il caso in questione e se intenda adottare provvedimenti volti alla riapertura del punto nascita presso l’Ospedale S. Maria Bianca di Mirandola".

Il papà della piccola, che avrebbe dovuto chiamarsi Sara, ha scritto un breve post su Facebook in cui, nel dolore più profondo, non nasconde i tanti strazianti interrogativi. "Se avessimo fatto, se avessero deciso, se fossimo andati in un altro ospedale – scrive l’uomo –. Ci tengo a dire che tutto il personale è stato all’altezza della situazione, sia durante il parto che tutt’ora nell’assistenza che ci continuano a fornire. Purtroppo tutt’oggi si possono sviluppare criticità non prevedibili e irrimediabili. La bambina è nata viva e perfetta. Come perfetta è stata tutta la gravidanza. Mancava un passo in più per completare l’opera ma il suo piccolo cuore non ha retto il parto". Ora l’Ausl, proprio per far luce sulle cause del tragico decesso della neonata, ha disposto l’accertamento autoptico pur sottolineando che "le competenze messe in campo hanno assicurato la migliore assistenza possibile presso il Punto nascita di Carpi".