Oltreferrovia, un sogno verde da 2mila alberi

Carpi, ieri mattina è stata messa a dimora la prima quercia del parco. L’assessore Righi: "Sarà il nuovo polmone verde del territorio"

Oltreferrovia, un sogno verde da 2mila alberi

Oltreferrovia, un sogno verde da 2mila alberi

Primo simbolico gesto verso quello che diventerà il nuovo parco dell’Oltreferrovia, che prevederà circa duemila fra alberi e arbusti. Ieri mattina, infatti, è stata messa a dimora la prima quercia, alla presenza di Riccardo Righi, assessore a Urbanistica e Ambiente: "Sarà il più grande polmone verde urbano di Carpi – afferma Righi - grazie a un progetto firmato dall’archistar Mario Cucinella, in collaborazione con lo studio Paisà. Un valore aggiunto per la nostra città, a pochi metri da Piazza dei Martiri, che mette così altre radici per il futuro. Ricordo con piacere e orgoglio, sia come pubblico amministratore sia come architetto, che questo progetto è anche il risultato di un percorso partecipativo che ha coinvolto tantissimi cittadini e cittadine". I 1.470 alberi, di tipologia mista (querce, paulownia, ma anche arbusti, siepi, fiori e prati stabili) dovrebbero essere piantumati entro la primavera: saranno anche utilizzati dei prodotti, come la leonardite e la micorizza, che servono per creare un ambiente più favorevole allo sviluppo delle radici e a fornire alle piante un generale stato di benessere. Il parco dell’Oltreferrovia si estende attualmente su 75.000 metri quadrati, destinati a diventare 100.000 una volta completato: prevede uno spazio suddiviso in ‘stanze’ tematiche pensate per luoghi di aggregazione, sport all’aperto, orti urbani e percorsi immersi nel verde tra prati fioriti e boschi, ma anche aree pic-nic e attrezzature ludiche inclusive. Il cantiere del parco era partito lo scorso 14 giugno con la consegna dei lavori al Consorzio CME aggiudicatario delle opere. "Questo parco si inserisce a pochi passi dal centro storico – prosegue l’assessore - ma nello stesso tempo si pone anche come diaframma tra città e campagna, un punto di incontro tra paesaggi e tempi diversi. Questa sua caratteristica ha spinto alla realizzazione di due piccoli colli centrali, un anfiteatro naturale dal quale si potrà alzare lo sguardo e posare gli occhi sugli argini del Secchia da un lato e la cupola del Duomo dall’altro. Sarà anche un luogo dove la natura lascerà spazio alla socialità, alle persone. Sono previste, infatti, delle ‘stanze’ naturali, individuate da perimetri alberati e sentieri, che saranno arricchite da attrezzature per lo sport, giochi inclusivi per i bambini, chioschi dove sostare, tavoli e sedute dove prendersi un momento per ritrovare se stessi avvolti dal verde. Realizzare parchi richiede tempo, perché bisogna rispettare i ritmi della natura.

Le opere proseguiranno per ancora diversi mesi: sarà installata l’illuminazione pubblica, le fontanelle e gli arredi. Ci auguriamo che entro il 2024 questo meraviglioso parco possa aprire i propri spazi alla città e diventare un luogo prima di tutto di socialità, di comunità".

Maria Silvia Cabri