Omaggio a don Gregorio: "Intitoliamo uno spazio allo storico monaco dell’Abbazia di S. Pietro"

Il Consiglio Comunale ha approvato una mozione proposta dalla Lega "Costante impegno del religioso verso i deboli, gli emarginati, i malati e i bisognosi delle più svariate etnie e provenienze" .

Omaggio a don Gregorio: "Intitoliamo uno spazio allo storico monaco  dell’Abbazia di S. Pietro"

Omaggio a don Gregorio: "Intitoliamo uno spazio allo storico monaco dell’Abbazia di S. Pietro"

Modena intitolerà uno spazio o un bene della città a dom Gregorio Colosio, storico monaco benedettino dell’Abbazia di San Pietro, scomparso il 13 maggio 2022. Il Consiglio comunale, infatti, ha approvato, nella seduta di giovedì, la proposta illustrata da Giovanni Bertoldi (Lega Modena) che ha definito il monaco "uomo di alta statura pastorale, umana e sociale ed esempio di virtù per tutti modenesi".

Nato in provincia di Bergamo ma modenese di adozione, avendo vissuto in città, dal 1966, come monaco benedettino (da qui l’appellativo “dom”, ovvero Dominus), Bertoldi ha ricordato il costante impegno di dom Gregorio "verso i deboli, gli emarginati, i malati, i bisognosi delle più svariate etnie e provenienze". Una missione compiuta, dal 1984 al 2004, anche come parroco dell’Abbazia di San Pietro e poi, negli ultimi anni, come confessore di riferimento del Duomo di Modena.

Il consigliere ha poi sottolineato come dom Colosio, punto di riferimento anche di molti giovani e scout, "sia figura conciliante, capace di mettere insieme tutte le anime della città di Modena: le diverse posizioni politiche, le diverse nazionalità che la compongono, le diverse ideologie, i credenti e i non credenti, come testimoniato dalla grandissima partecipazione al suo funerale".

Bertoldi ha quindi concluso evidenziando l’attualità della proposta di intitolare uno spazio pubblico di Modena al monaco, proprio a poche settimane dalla chiusura del convento di San Pietro: "È anche un modo per celebrare la millenaria presenza dell’ordine in città, solido punto di riferimento per i cittadini".

Aprendo il dibattito per il Pd, Mara Bergonzoni ha voluto ricordare dom Colosio anche come insegnate "in grado di coinvolgere sempre tutti con discussioni profonde". La consigliera, inoltre, ha sottolineato la capacità del monaco di essere "davvero un punto di riferimento trasversale per tutti, dai giovani agli ammalati". Antonio Carpentieri ha precisato che "in questo tipo di proposte occorre valutare la persona, per non creare un precedente, rispetto, per esempio, a tutti gli altri religiosi che hanno fatto del bene, come dom Gregorio". Il capogruppo ha quindi aggiunto che "è corretto e giusto, in questo caso, lasciare alla Giunta la valutazione di intitolargli uno spazio".

"Per il suo spessore, per la sua persona e per il riferimento che è stato, dom Gregorio merita dalla nostra città un riconoscimento", ha affermato Paola Aime (Europa Verde-Verdi) che ha sottolineato l’importanza della parrocchia di San Pietro "soprattutto per le donne lavoratrici provenienti dall’est: in questo luogo hanno trovato una forma di accoglienza e ascolto".

Anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli è intervenuto al dibattito sottolineando come tutti gli interventi in Aula abbiano riconosciuto a dom Colosio "la capacità di aiutare tutti, indistintamente". Il sindaco, infine, si è poi focalizzato sul futuro dell’Abbazia di San Pietro: "La città deve rilanciare un’idea per valorizzare un patrimonio dalla storia millenaria: ci stiamo lavorando".