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"Ora sarebbe giusto mandarci via tutti a calci"

E’ un lungo e freddo post partita quello di Carpi-Borgo San Donnino, aperto dal lungo confronto fra squadra e tifosi...

"Ora sarebbe giusto mandarci via tutti a calci"

E’ un lungo e freddo post partita quello di Carpi-Borgo San Donnino, aperto dal lungo confronto fra squadra e tifosi sotto la tribuna. Gli unici applausi li prende Andrea Ferretti, ex bomber biancorosso (rimasto per 90’ seduto in panchina con il Borgo a sorpresa) che si ferma a salutare i vecchi amici al Tribhune Bar. E così dopo quasi un’ora di attesa arriva mister Cristian Serpini per il commento alla gara, con parole molto dure per la prestazione dei suoi.

"I tifosi hanno giustamente voluto un confronto e hanno ragione su tutto – le sue prima dichiarazioni - loro rispondono sempre presenti, col freddo e la pioggia, quando giochiamo bene o quando giochiamo male, e noi purtroppo non possiamo dire lo stesso. Sono qui a parlare ma credo che non ci sarebbe nulla da dire dopo quello che abbiamo visto. Sono qui perché è un dovere, ma ci sarebbe da stare solo zitti e da vergognarsi, ci sono poche altre parole per commentare". Il Carpi ha cominciato la gara con l’ultima della classe ad handicap, non solo per il rigore con rosso che nasce probabilmente da un fallo subito da Forapani, ma perché proprio per 45’ non è sceso in campo. "Ripetere sempre le stesse cose non mi va – prosegue Serpini – però siamo stupidi, non si può cominciare così una gara indipendentemente dall’episodio del rigore. E’ stato un approccio impensabile, non ci son parole, credo che se ci fosse la possibilità dovremmo essere mandati via tutti a calci nel cu…". Col Ravenna che prosegue a macinare vittorie (4 di file, 7 nelle ultime 10) e a non subire gol (appena 6 in 19 giornate contro i 24 del Carpi…), la stagione è già conclusa. "Non so se è finita – conclude - è che noi dobbiamo pensare di essere più umili e iniziare a fare le cose che abbiamo fatto nel secondo tempo prima di fare dei disastri, le altre squadre e la classifica non le dobbiamo guardare. L’unica cosa da fare ora è portare un po’ di dignità all’interno del campo".

d.s.