Panorama, protesta per il contratto scaduto

Sassuolo, tanti hanno aderito al presidio davanti al centro commerciale organizzato da Cgil, Cisl e Uil: "Questo ritardo è inaccettabile"

Panorama, protesta per il contratto scaduto

Panorama, protesta per il contratto scaduto

SASSUOLO

Qualcuno che marciava verso la ‘galleria’ con il carrello da riempire per la spesa pasquale, quando ha visto le bandiere e la gente all’entrata, ha fatto dietrofront, ’per solidarietà’, e se ne è tornato indietro con il carrello vuoto. Altri sono entrati, non senza informarsi su cosa stesse succedendo e non senza ritirare il volantino che raccontava le ragioni della protesta. Non la prima che va in scena di fronte agli ingressi del ‘Panorama’ di Sassuolo, dove ieri mattina, dalle 10 alle 12, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno mandato in scena il presidio a sostegno dello sciopero promosso dalle organizzazioni sindacali seguito alla rottura delle trattative in merito al rinnovo del contratto nazionale di lavoro che coinvolge le lavoratrici e i lavoratori della Distribuzione moderna organizzata (DMO), scaduto 51 mesi fa. Bandiere, slogan e fischietti a rivendicare quanto richiesto alle grandi catene di distribuzione (Metro, Ovs, Esselunga, Zara, Kiko, Conbipel, Conforama, Pam Panorama, Obi, Acqua & Sapone, A&O, Unes, Famila, iN’s Mercato, Ikea, Max Mara, Kasanova, Douglas, Brico Center, MARR, Lidl, Arcaplanet, Tecnomat) che di fronte al centro commerciale sassolese, già in altre occasioni oggetto di vertenze, assume anche un significato simbolico, "E non è un caso – spiegano Laura Petrillo, segretaria Filcams Cgil Modena e Cinzia Pinton, segreteria Filcams Cgil Modena – che si sia scelto proprio questo luogo per dare spessore alle nostre rivendicazioni. Legittime, ma inascoltate".

Federdistribuzione – l’organizzazione datoriale con cui i sindacati interloquiscono - sta sabotando, ad avvisso delle organizzazioni sindacali, il rinnovo del contratto attaccando diritti e garanzie oggi in essere. "Si pretende che un lavoratore precario sia ancora più ricattabile, con una flessibilità che va oltre i limiti di legge, con l’estensione dei contratti a termine oltre i 24 mesi, si permette il demansionamento, si vuole inserire nel contratto un livello contrattuale relativo alla movimentazione delle merci di quinto livello", aggiunge Pilton. Che oppone alle richieste datoriali un fermo diniego, "dal momento che in gioco – aggiunge – c’è la dignità di quegli addetti che durante il covid erano definiti eroi e oggi vengono lasciasti a se stessi". A portare solidarietà al presidio il candidato sindaco del centrosinistra Matteo Mesini mentre il Sindaco Gian Francesco Menani, dopo avere espresso la sua solidarietà ai lavoratori, ha già fatto sapere – via social – che martedi convocherà la proprietà per tutelare i diritti dei lavoratori.

r.m.