Paola Gassman e l’omaggio a Verdi: "Vi presento la mia ’Giuseppina’"

L’attrice si esibirà stasera al Teatro Facchini di Medolla: interpreterà la moglie del celebre compositore

Paola Gassman e l’omaggio a Verdi: "Vi presento la mia ’Giuseppina’"

Paola Gassman e l’omaggio a Verdi: "Vi presento la mia ’Giuseppina’"

di Maria Silvia Cabri

Un’attrice e un soprano danno voce ai ricordi, alle sofferenze e alle solitudini di Giuseppina Strepponi, moglie e musa di Verdi, attraverso alcune delle sue arie più celebri. Oggi pomeriggio, alle 17, al Teatro Facchini di Medolla, andrà in scena ‘Mio caro mago, un bacio al cuore’, che vedrà la presenza dell’attrice teatrale Paola Gassman, del soprano Paola Sanguinetti e dell’arpista Davide Burani. Una coinvolgente rappresentazione che unisce recitazione e musica per omaggiare il celebre Maestro Giuseppe Verdi, attraverso le lettere scritte dalla seconda moglie.

Paola, come è la sua Giuseppina Strepponi?

"Spero il più simile possibile all’originale. Le parole sono tratte da diari, lettere, scritte in un linguaggio classicheggiante, espressione di un pensiero variopinto. Memorie cariche di verità e amore, in grado di ricostruire alcuni tra i periodi più importanti per il grande compositore attraverso lo sguardo della sua Peppina, celebre soprano e compagna di vita del grande Verdi. Giuseppina era una donna felice, ma sofferente, perché non è facile vivere accanto a un genio. Era una cantante acclamata, ma ha saputo sacrificarsi, rinunciare alla sua carriera e ai figli per dedicarsi completamente a Verdi: lei stessa si definiva il sul ‘povero livello’. Non solo moglie, ma anche amica, confidente e fidata consigliera. Una figura singolare, affascinante, che è rimasta accanto a lui, al suo fianco, e che emergerà in una cavalcata nella sua vita e nella e nella vita del Maestro".

Come si è preparata al ruolo? "Attraverso le parole della stessa Giuseppina, cercando di riportarle al meglio".

Prosa, recitazione ma anche musica nello spettacolo…

"Nel corso della serata il monologo è suddiviso in dieci parti: la recitazione sarà intrecciata a momenti musicali di largo spessore, in cui il soprano Paola Sanguinetti interpreterà alcune tra le più celebri e commoventi composizioni verdiane, le arie da ‘Il trovatore’, ‘Il corsaro’, ‘La traviata’, ‘La forza del destino’, ‘Otello’ e alcune tra le pagine più celebri del repertorio verdiano. In questo sarà accompagnata dall’armonioso suono dell’arpa di Davide Burani. Musica e recitazione dialogheranno tra loro in uno spettacolo teatrale che è prosa e concerto nello stesso tempo".

Il teatro è nel suo Dna Paola: suo nonno era il grande attore Renzo Ricci…

"Il nonno Renzo ha sposato Margherita Bagni (il cui patrigno era Ermete Zacconi), anche lei attrice: dal matrimonio è nata mia madre Nora Ricci, pure attrice, che ha posi sposato mio papà Vittorio. In sostanza noi figlia siamo la quinta generazione di teatranti, da entrambi i rami. Il vero Dna teatrale, se vogliamo, l’ho ereditato da mamma: Ermete Zacconi, al suo tempo, era famoso quanto mio padre. Noi abbiamo poi fatto il nostro ‘dovere’: una professione, qualunque essa sia, va svolta seriamente. Non importa la fama (a differenza di quanto accade oggi): prima occorre essere bravi, poi, forse, si può anche diventare famosi".