Pesta il medico che non gli concede altri giorni di malattia

A Modena, un paziente straniero ha aggredito un medico per ottenere un certificato di malattia più lungo. L'episodio evidenzia l'aumento della violenza contro gli operatori sanitari, spingendo all'adozione di misure di prevenzione.

Pesta il medico che non gli concede altri giorni di malattia

Pesta il medico che non gli concede altri giorni di malattia

Pretendeva un certificato di malattia più lungo di quello prescritto dal medico di base: per questo motivo ha minacciato e aggredito il sanitario. L’ennesimo episodio di violenza è avvenuto nei giorni scorsi nella Bassa Modenese. Il medico di base si è visto costretto a ricorrere al Pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola a causa delle percosse subite. Dopo di che il professionista ha sporto denuncia ai carabinieri. Fortunatamente l’uomo non ha riportato gravi lesioni. A pretendere un certificato di malattia di almeno dieci giorni e non di due – come invece prescritto dal sanitario – un paziente straniero che ha dato in escandescenze dinanzi al rifiuto del medico per poi colpire appunto il professionista e darsi alla fuga. Proprio a fronte dell’escalation di violenza contro i sanitari il 12 marzo di ogni anno si celebra la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari: i numeri sono in aumento, soprattutto dopo il periodo pandemico. A chiedere tolleranza zero il presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena Carlo Curatola. "Ricordo che la certificazione è un atto medico che non può essere contrattato: spetta solamente al medico che si prende cura direttamente della salute del paziente formulare la prognosi". Curatola ricorda che nel 2017 l’Ordine dei medici ha istituito un osservatorio: "Quest’anno le segnalazioni sono già quattro (cinque se contiamo anche Mirandola) e tre di esse riguardano donne". Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli afferma: "L’escalation non risparmia ormai nessuna categoria di colleghi".