Primarie, una pietosa invenzione per evitare la conta interna

"Le primarie, in questo frangente, sembrano sempre più una pietosa invenzione per evitare la conta interna". La considerazione è di...

"Le primarie, in questo frangente, sembrano sempre più una pietosa invenzione per evitare la conta interna". La considerazione è di Paolo Ballestrazzi del Partito Repubblicano, potenziale alleato del Partito democratico alle prossime amministrative. "L’ ombra di Soumahoro – scrive Ballestrazzi – si proietta sinistra sul voto amministrativo del prossimo giugno. Il Pd modenese, dopo aver perso il collegio cittadino alle politiche, presentando un candidato improponibile sostenuto da un programma inesistente infarcito solo di vana e vacua retorica, sembra davvero di non aver imparato la lezione: non ci sono più beate praterie di voti". La prossima assemblea che si terrà a giorni "dovrebbe venire indicare il candidato sindaco e definire le linee guida del programma. Le due cose sono intimamente connesse; restano intricate e di non facile soluzione".

Per quanto attiene la scelta del candidato "è evidente che la volontà di andare verso un cambio generazionale sembra destinata all’ archivio poiché è chiarissimo che tutti gli aspiranti finora presentatisi sono ormai usciti triturati da questo prolungato cicaleccio che gli organi direttivi del partito hanno faticato a gestire. Le “primarie”, in questo frangente, sembrano sempre più una pietosa invenzione per evitare la “conta” interna. Questo, dopo cinque mesi, lo hanno capito tutti. Ma proprio tutti e chi anche vincesse la tenzone, agli occhi degli elettori non arruolati, uscirebbe non certo più forte o credibile".

Poi resta "il problema più serio, quello che interessa maggiormente i cittadini: il programma. Garantire “il rinnovamento nella continuità”, come scritto nei documenti, potrebbe essere difficile visto le divergenze che si evidenziano. La vicenda della bretella, che tanto ha fatto infuriare qualcuno, dovrà pur essere definita una volta per tutte. Parafrasando Pier Capponi, come ha fatto il sindaco, se Bologna suonerà le sue trombe, Modena potrà, forse, suonare le sue campane".