Progetto di sartoria circolare ’Re-fashion show’. Moda e solidarietà alla chiesa di San Carlo

Il progetto "Io merito una seconda chance" unisce creatività, impegno sociale e sostenibilità ambientale attraverso abiti unici e originali. La sfilata "Re-fashion show" a Modena presenta capi riscattati e trasformati, promuovendo inclusione sociale e reinserimento lavorativo.

Abiti che sono rinati attraverso la creatività e l’impegno sociale, capi unici e originalissimi che raccontano storie di vita e anche di solidarietà. Il rispetto per l’ambiente incontra il rispetto per le persone nel progetto "Io merito una seconda chance" che verrà presentato domani alle 18 alla chiesa di San Carlo, in centro a Modena. Il progetto ha coinvolto l’Associazione per la Responsabilità sociale di impresa e Manigolde, la sartoria circolare di Finale Emilia che opera al recupero di abiti e tessuti. Il "Re-fashion show" porterà in passerella capi ‘riscattati’ e valorizzati: abiti realizzati dalle sarte di Manigolde o capi ‘vintage’ che sono stati donati e poi trasformati. "Ogni abito, ogni tessuto, ogni cucitura parlerà di una nuova opportunità per chi l’ha realizzato e per chi lo indosserà", spiega Gaia Barbieri dell’associazione ManiTese di Finale che ha dato vita alla sartoria Manigolde, progetto di inclusione sociale e reinserimento lavorativo di persone fragili. Elena Salda, presidente dell’Associazione per la Responsabilità sociale di impresa, introdurrà il progetto, quindi il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli porterà un saluto e Gaia Barbieri illustrerà le attività di Manigolde. La sfilata presenterà 5 temi, da "Alba sulla spiaggia" al "Gran galà". Al termine, sarà allestito un corner per la vendita dei vestiti: il ricavato sarà utilizzato da Manigolde per i progetti di sostegno sociale a donne in condizioni di fragilità.

s.m.