"Promozione culturale, la città è ancora ferma: ora bisogna rilanciarla"

Modena perde posizioni nel panorama culturale nazionale secondo il Sole 24 Ore. Fratelli d’Italia propone soluzioni per valorizzare il patrimonio storico e culturale della città, criticando l'attuale amministrazione.

"Promozione culturale, la città è ancora ferma: ora bisogna rilanciarla"

"Promozione culturale, la città è ancora ferma: ora bisogna rilanciarla"

Non valorizza il suo patrimonio storico, non allestisce mostre di rilievo, confonde la cultura con l’intrattenimento.

Modena perde posizioni nel panorama culturale nazionale, come certifica anche la ricerca del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nel 2023: nella categoria cultura e tempo libero Modena è 33esima (sette posizioni in meno rispetto al 2022).

Lo sostengono i Fratelli d’Italia, che lanciano alcune proposte culturali per superare quello che definiscono "l’immobilismo della sinistra".

"Se vinceremo, candideremo Modena a capitale italiana della cultura 2027 – annuncia Luca Negrini, coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni e candidato sindaco per il centrodestra –. Abbiamo un passato grandioso che va raccontato meglio. Per esempio, quanti conoscono le vie d’acqua che permettevano di navigare da Modena a Venezia? Servono eventi di respiro internazionale, come le Serate Estensi e il festival delle bande militari, che attraevano turisti e creavano indotto. Devono tornare anche i grandi concerti rock degli anni Ottanta e Novanta".

"L’incapacità dell’attuale amministrazione di lasciare una forte impronta culturale è simboleggiata dalla riqualificazione dell’ex ospedale Estense: un’opera imponente, ma priva d’identità – attacca Elisa Rossini, capogruppo uscente dei Fratelli d’Italia in consiglio comunale e nuovamente candidata – Va rivisto anche il Festival della filosofia, che ha perso pubblico". Rossini cita i dati ufficiali delle presenze nelle undici edizioni della kermesse: dopo il boom del 2013 (218.733 presenze) e 2014 (206.320), l’affluenza del pubblico è stata altalenante. L’anno scorso le presenze sono state 178.546, in crescita rispetto agli anni precedenti, ma comunque inferiori se guardiamo alle prime tre edizioni.

Rossini cita, poi, una delle proposte contenute nel programma del candidato sindaco Negrini: un museo d’arte moderna o contemporanea.

Ma non è finita qui. Per Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale dei Fratelli d’Italia e altro candidato al consiglio comunale, Modena soffre di ’sonnolenza culturale’.

"I turisti vengono qui solo per i motori e il cibo, ma la nostra città potrebbe offrire molto altro. Modena – ricorda – è stata una capitale di livello europeo e ha avuto un ruolo di rilievo durante il Risorgimento, eppure non c’è traccia di questi fondamentali periodi della nostra storia".

Per Pulitanò occorre, infine, valorizzare il barocco delle chiese. Proprio ieri la deputata meloniana e candidata al consiglio comunale Daniela Dondi ha informato che il Ministero della Cultura ha assegnato 1,275 milioni di euro alla messa in sicurezza sismica della chiesa di S. Bartolomeo.

Silvio Cortesi