FRANCESCO VECCHI
Cronaca

Tentata truffa, Riccò a processo

L’accusa: richiesta danni gonfiata dopo un incidente ad Albareto

Il corridore Riccardo Riccò

Modena, 1 aprile 2016 - Riccardo riccò, il noto ciclista nato a Sassuolo e residente a Formigine (squalificato fino al 2024 per doping) è a processo per presunta tentata truffa ad una assicurazione: la Axa. I fatti finiti all’attenzione della procura riportano al 2012. Esattamente al 12 ottobre di quasi quattro anni fa e ad Albareto. Quel giorno, infatti, il ‘Cobra’, oggi 32enne, è stato coinvolto in un incidente stradale con una Fiat Punto, mentre era in sella a una sua bicicletta. Una brutta caduta che aveva fatto perdere i sensi allo sportivo, portato per questa ragione all’ospedale di Baggiovara. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale, che hanno eseguito tutti i rilievi del caso, utili a ricostruire le eventuali responsabilità. Qui nascono gli interrogativi che hanno portato all’apertura di un fascicolo a carico del ciclista. O meglio: dopo l’incidente, ciò risulta agli atti, Riccò si è rivolto alla assicurazione della donna al volante della Punto, la Axa appunto, stilando una accurata conta dei danni. Manubrio, ruote, pedali, per capirci. Parti della bicicletta che sarebbero rimaste danneggiate in modo serio a causa del sinistro stradale avvenuto in strada Albareto. Voce dopo voce, Riccò ha chiesto alla Axa un corrispettivo superiore ai 10mila euro, da quello che trapela. Cifra che ci starebbe, se si trattasse effettivamente di un mezzo sportivo di quelli che utilizzano i professionisti e che notoriamente costano una barca di soldi. Ma per l’assicurazione, che ha sporto denuncia, ci sono aspetti nella vicenda che non tornano, al punto da rendere necessario il giudizio imparziale di un giudice. Cosa che da ieri ha preso il via, con l’ipotesi di reato, appunto, di tentata truffa. I dubbi della Axa (rappresentata dall’avvocato romano Anna Maria Tripoli, ma in aula ieri c’era Alessandra Camisa) sono relativi al mezzo che quel giorno Riccò stava utilizzando: è davvero quella presentata all’assicurazione la bicicletta coinvolta nell’incidente? Il sinistro avvenuto ad Albareto può aver effettivamente provocato danni di tale portata? Si tratta di interrogativi che passeranno al vaglio dei vari testimoni, a cominciare da quelli chiamati ieri in aula: la signora alla guida della Punto e gli agenti della municipale. Non è escluso che lo stesso Riccò (difeso dal legale modenese Stefania Gandini) possa essere convocato in tribunale nelle prossime udienze per rispondere direttamente ai dubbi che l’accusa gli muove contro. La Axa, intanto, si è costituita parte civile nel processo contro il ciclista che nel 2008 si è assicurato la vittoria di due tappe al Giro. Prossima udienza il 19 ottobre.