
A Finale la ricostruzione post-sisma del patrimonio monumentale è perlopiù ancora al palo. Ma almeno per uno dei tesori della città si inizia a vedere il traguardo: i lavori di ristrutturazione del Duomo sono sempre più vicini alla conclusione. Su "Voce che grida", il periodico della parrocchia, uscito in questi giorni, si fa il punto della situazione. Gli interventi strutturali al Duomo sono ormai completati (il ripristino del campanile è stato ultimato già l’anno scorso), e sono state smontate anche le impalcature interne alla chiesa: già la scorsa primavera la facciata era tornata libera, e questo era stato interpretato come un segno di speranza. Mentre proseguono i lavori sulle pertinenze che si affacciano su corso Cavour, si stanno completando altre opere interne al Duomo, come la levigatura dei marmi del pavimento. Durante l’autunno verranno completati gli impianti elettrici e di riscaldamento, quelli di amplificazione e diffusione sonora, così come i sistemi antifurto.
Operatori specializzati hanno terminato il restauro degli apparati pittorici, degli affreschi e delle decorazioni: come avevamo anticipato, non tutte le pitture preesistenti sono state ripristinate, e per esempio nei punti in cui le volte erano totalmente crollate (come nelle navate laterali) si è scelto di lasciare una tonalità neutra. In settembre è previsto il rimontaggio del grande organo collocato nella controfacciata: se ne occuperà la ditta Mascioni della provincia di Varese che già nel 1911 aveva progettato e realizzato lo strumento (e ne custodisce il progetto originale), e dovrà rimetterne in posizione tutti i vari pezzi restaurati, compresi i mantici, la pedaliera e centinaia di canne.
In parallelo si procederà al restauro delle opere d’arte che erano custodite in Duomo e dopo il terremoto erano state trasferite in varie sedi. Il mese scorso il parroco don Daniele Bernabei si è recato al Palazzo Ducale di Sassuolo per la riconsegna di sette dipinti e oggetti sacri, fra cui la grande pala con il Santi Filippo e Giacomo (opera di Giovanni Mussati) che tornerà al centro dell’abside e l’antico Crocifisso ligneo che verrà riposizionato nella prima cappella della navata di sinistra. Altre opere del Duomo erano state portate in ambienti del Seminario, altre al Museo diocesano di Nonantola. Dovranno nuovamente riunirsi tutte nella loro sede originaria.
Siamo quindi all’ultimo chilometro ma, come ricorda il parroco, è ancora difficile poter definire una data certa per la riapertura della chiesa, poiché devono essere completate diverse operazioni. Sarebbe sicuramente bello e desiderabile poter tornare in Duomo in occasione delle festività natalizie, ma forse si renderà necessaria ancora qualche settimana: in ogni caso – pare ormai certo – i primi mesi del 2023 vedranno la ‘rinascita’ del Duomo. Sarà uno stimolo anche per l’avvio di altre opere importanti, come il restauro del Palazzo Comunale o del teatro Sociale che sono chiusi e transennati da più di dieci anni.
Stefano Marchetti