Rientro dalle ferie, fra decluttering e nuova cassettiera

A casa mia regna il caos. E non solo perché oltre a me è abitata da tre cani che lascio liberi di girare nelle stanze: il problema principale sono io, per natura disordinata, oltre che accumulatrice seriale. Due mesi fa mi è arrivata una sanzione per non aver pagato una rata della tassa sui rifiuti nel 2018. Una persona normale avrebbe recuperato tutte le ricevute per verificare se le cose stessero davvero così: non sapendo da che parte iniziare, io invece ho pagato subito per non rischiare di perdere anche quella lettera e incorrere in una multa più elevata!

Ogni tanto, però, si impadronisce di me un bisogno irrefrenabile di ordine, e comincio a guardarmi intorno cercando di immaginare questa improvvisa, e sicuramente provvisoria, opera di riorganizzazione. Gli esperti ci spiegano che in questi casi si parla di decluttering, ossia di quell’intervento di rimozione di oggetti inutili per alleggerirsi, anche emotivamente, liberare spazio e recuperare tempo per sé, adottando uno stile di vita minimal. La logica è molto semplice: in una casa ordinata trovi tutto velocemente, e rimetti a posto senza particolare fatica. Ma…da che parte iniziare? Beh, ci si può muovere per categorie (vestiti, scarpe, accessori, libri, documenti ecc.) o per ambiente (sala, camera, cucina…), e poi dividere il tutto fra cose da buttare, cose da regalare e cose da aggiustare e rendere nuovamente funzionali (ma in questo caso l’ingombro rimane). Essenziale non essere nostalgici, se no non si butta neanche una vecchia tovaglia, e non rimandare alla "prossima volta". Mi sono detta che approfitterò delle domeniche di pioggia per cimentarmi nell’impresa. Nel frattempo mi sono comperata una nuova cassettiera, che non sopporto la roba in giro!

Francesca

Abbati Marescotti