MARCO PEDERZOLI
Cronaca

Rimborsi e burocrazia Il sindaco Nannetti: "Ricostruzione possibile ma norme da cambiare"

Il 6 dicembre 2020 il Panaro allagò Nonantola. "Fu un incubo" "Abbiamo evitato nuove tragedie grazie ai lavori sugli argini . L’iter per ottenere i risarcimenti va migliorato: moduli complessi".

di Marco Pederzoli

In questi giorni tragici per la Romagna, ci sono parole di conforto, ma anche indicazioni, che hanno un peso diverso rispetto a tante altre. Sono quelle di chi un’alluvione l’ha già vissuta.

E’ il caso della sindaca di Nonantola, Federica Nannetti, che il 6 dicembre 2020 si trovò ad affrontare la ’furia’ del Panaro, che mandò sott’acqua mezza città, tra cui casa sua.

Sindaca, ritrova analogie tra il 2020 e ciò che accade oggi?

"Sì, ma anche profonde differenze. Quello che sta accadendo in questi giorni è molto peggio. Da noi, infatti, fortunatamente non ci fu alcuna vittima. Poi, va anche evidenziato che noi, dopo più o meno 24 ore, potemmo cominciare a ripulire le nostre case dal fango. Lo stesso non sta accadendo in Romagna. Premesso tutto questo, è chiaro che si è risvegliato un incubo".

E’ tornata la paura?

"Negli ultimi giorni, in cui abbiamo vissuto l’allerta rossa del meteo, in tanti di noi sono riaffiorati sentimenti di angoscia e di paura per quello che sarebbe potuto succedere. Sono stati giorni di grande ansia e di notti insonni, con il Coc (centro operativo comunale) sempre attivo".

Però, almeno finora, tutto a Nonantola è filato liscio. Merito dei lavori fatti dopo il disastro?

"Senz’altro i lavori effettuati, e che bisogna continuare a fare, sono stati fondamentali per evitare problemi. Per cui concordo pienamente con quanto detto in questi giorni dal nostro presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che occorre lavorare sulla prevenzione. Penso, nel nostro caso, a quanto siano stati importanti i lavori sugli argini e sulle casse di espansione del Panaro a San Cesario".

Oggi, cosa sente di dire ai cittadini della Romagna?

"Li abbraccio tutti. E poi vorrei dire loro che, anche se adesso sembra impossibile solo da immaginare, le cose torneranno al loro posto. Si riuscirà a ricostruire tutto. In momenti come questi sono fondamentali unità, pazienza e fiducia nelle istituzioni. Nessuno si salva da solo".

Nella gestione del post-emergenza, lei ha dovuto confrontarsi con tutto l’iter burocratico per i risarcimenti. C’è qualcosa che cambierebbe?

"Certo. Non ho la pretesa di insegnare a nessuno, ma ci sono diversi elementi che andrebbero valutati. Prima di tutto, ad esempio, nel post-emergenza farei molta attenzione a quei nuclei familiari che non si possono definire sotto la soglia di povertà, ma che non hanno comunque i mezzi per anticipare grandi spese. E, tra covid e aumenti delle materie prime, questi casi sono sempre più frequenti. Per loro ci deve essere la possibilità di effettuare i lavori di ripristino necessari, con una copertura bancaria, ad esempio, poi rimborsata dallo Stato. Poi, un altro problema che abbiamo riscontrato a Nonantola, e che secondo me dovrebbe essere risolto, è il fatto che le attuali normative di Protezione Civile non riconoscono il risarcimento sui beni mobili, a cominciare dalle auto. E non vengono riconosciuti normalmente risarcimenti né per il ripristino di cortili o dei cancelli delle case. La ratio seguita, infatti, è fare rientrare un cittadino nella propria casa in sicurezza. Ma rimane fuori molto altro".

E’ a disposizione per fornire queste indicazioni anche a chi dovrà prendere le decisioni?

"Senz’altro, sia delle autorità statali sia regionali".

Nel caso di Nonantola, quando i cittadini hanno avuto in tasca i primi risarcimenti?

"La procedura di raccolta delle varie rendicontazioni l’abbiamo avviata nell’agosto del 2021 e i pagamenti hanno cominciato ad arrivare ad aprile 2022. La messa a disposizione di fondi e risorse è stata encomiabile, ma le procedure e la modulistica da compilare dovrebbero essere più semplici (di recente è arrivata un’altra proroga per i cittadini che devono effettuare i lavori e rendicontarli ai fini di ottenere il risarcimento: il nuovo termine è il 10 dicembre 2024, ndr)".

Nonantola sta aiutando per l’alluvione?

"Ora è il momento dei professionisti (Protezione civile, etc.), di cui ricordo le capacità e la grande umanità. Ma anche la nostra comunità si sta dando da fare per raccogliere aiuti. Sono già in campo Comitato genitori e Associazione carabinieri".