STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Riscoprendo Kafka tra realtà e finzione

Stasera e domani al Teatro delle Passioni, "Strangers in the night" di Massari, ispirato alla "Metamorfosi"

Un’immagine. di «Strangers in the night», con Carlo Massari, Linus Jansner e Joe Baker

Un’immagine. di «Strangers in the night», con Carlo Massari, Linus Jansner e Joe Baker

Una mattina – narra Franz Kafka ne "La Metamorfosi" – Gregor Samsa si risveglia trasformato in uno scarafaggio. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa: non riuscirà più a muoversi agevolmente, non riuscirà a parlare o ad andare al lavoro e resterà chiuso nella sua stanza, sentendo i rumori all’esterno, fino a una tragica fine. "Ma fino a che punto Gregor si trasforma davvero in uno scarafaggio? E fino a che punto lui non era già considerato socialmente uno scarafaggio, o si sentiva tale?", si chiede e ci chiede Carlo Massari, coreografo e performer, che proprio dal racconto di Kafka ha tratto l’ispirazione iniziale per ideare e creare – insieme a Jos Baker e Linus Jansner – il nuovo spettacolo "Strangers in the night", in scena stasera alle 21 e domani alle 19 al teatro delle Passioni, nell’ambito del focus di drammaturgia fisica "Carne" promosso da Emilia Romagna Teatro e curato dalla coreografa Michela Lucenti.

Massari e la C&C Company da vari anni sono impegnati nella ricerca di nuovi linguaggi multidisciplinari: fin dagli esordi la compagnia si è dedicata a ‘contaminazioni’ fra danza, teatro fisico e altre dimensioni performative. "Strangers in the night" – viene spiegato – indaga con ironia la sottile linea che separa la realtà e la finzione, l’onestà dell’essere e il ruolo da interpretare, azione concreta e pantomima. La storia di Gregor Samsa ci pone domande: "Quanto è vero e cosa è vero di ciò che viviamo? – sottolinea Massari –. Qual è l’illusione nella quale siamo immersi e qual è invece la realtà che ci circonda?". E come sopravvivere al vuoto, a se stessi, alla solitudine?, quella stessa solitudine che Gregor Samsa vive, confinato nella sua stanza.

Baker, Jansner e Massari sono anche interpreti dello spettacolo, e si muovono su musiche originali composte dal belga Andreas Moulin che ha seguito tutta la fase creativa, lavorando a stretto contatto con i performer in scena. "Strangers in the night" ci parla quindi della sconfitta, della decadenza in attesa di una rinascita e della caduta che forse precede una risalita e – aggiungono gli artisti – "combina una forma di realismo a una scrittura tragicomica che invita lo spettatore a riflettere con uno humour nero e pungente".