Rogo in un condominio: cinque intossicati

Carpi, fiamme e paura in via Belgrado. L’incendio sarebbe partito da uno scantinato nella notte tra lunedì e martedì: 30 persone evacuate

Rogo in un condominio: cinque intossicati

Incendio nella notte tra lunedì e martedì in un condominio in via Belgrado

È di cinque intossicati il bilancio dell’incendio che si è sviluppato l’altra sera in condominio di via Belgrado. Le cinque persone, di origine straniera, sono state portate al Pronto soccorso dell’ospedale Ramazzini di Carpi dalle ambulanze che sono giunte sul posto. In ospedale sono rimasti sotto osservazione tutta la notte e sono stati dimessi ieri mattina. Per fortuna, infatti, i sanitari non hanno rilevato situazioni preoccupanti e i cinque sono potuti tornare a casa. Era quasi mezzanotte di lunedì quando ai Vigili del fuoco di Carpi è arrivata la segnalazione di un incendio: la vicinanza geografica di via Belgrado ha consentito alle due squadre locali di pompieri di giungere immediatamente sul posto dove si trova il condominio interessato dalle fiamme.

Nello specifico, secondo le prime informazioni raccolte, il rogo sarebbe partito da un locale condominiale ad uso comune, una sorta di scantinato/garage dove vengono collocate le biciclette dei residenti, altri oggetti e stesi i panni e che di solito è chiuso a chiave. La porta del locale ad uso comunale si trova di fronte al vano scale: i condomini devono avere sentito l’odore acre di bruciato e avere visto il fumo. Per questo, in oltre una trentina hanno preso le scale e sono scese nel cortile del palazzo, in preda alla paura e allo sconforto, visto anche l’orario notturno. Delle persone evacuate, cinque devono avere inalato un maggior quantitativo di monossido di carbonio e per sicurezze sono state trasportate al Pronto soccorso. Sul posto, oltre alle ambulanze del 118, alla Croce Rossa, e ai vigili del fuoco, sono giunti gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Carpi, che hanno svolto tutte le indagini per capire la natura dolosa o colposa dell’incendio e le dinamiche che hanno portato alle fìiamme.

Maria Silvia Cabri