"Rumori, controlli e regole ci sono. Non servono strumentazioni fisse"

Il Consiglio comunale di Modena non ha approvato l'ordine del giorno che proponeva l'installazione di fonometri fissi per la mappatura delle zone più esposte al disturbo della quiete notturna. Si è optato invece per l'attenzione nell'applicazione delle normative e campagne di sensibilizzazione.

"Rumori, controlli e regole ci sono. Non servono strumentazioni fisse"

"Rumori, controlli e regole ci sono. Non servono strumentazioni fisse"

Per il Consiglio comunale di Modena "i controlli sulle attività rumorose temporanee non hanno bisogno di strumentazioni fisse, ma di attenzione nell’applicazione delle normative, a partire al Regolamento comunale, e di specifiche campagne di sensibilizzazione sul territorio".

Non è stato approvato l’ordine del giorno proposto dal capogruppo di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi (nella foto) che invitava il Comune ad affrontare in maniera più efficace il fenomeno del disturbo della quiete notturna.

La mozione domandava, infatti, di prevedere una mappatura delle zone più esposte attraverso l’installazione di fonometri fissi a misurazione continua, sia in funzione preventiva sia come deterrente a possibili sforamenti di decibel. "Si tratta di apparecchiature già presenti in diverse città – ha fatto presente Giacobazzi– che consentono di registrare gli sforamenti di decibel degli impianti, nonché il mancato rispetto degli orari di emissione. È un’opzione affidabile e poco costosa per agire in funzione preventiva e deterrente".