Sanità pubblica, Daniele Giovanardi: "Le Ausl pensano solo ai bilanci"

Il candidato sindaco di ’Modena cambia’: "Contro le liste d’attesa, libera professione solo nelle strutture private. Porta a porta per i rifiuti? Andava fatto solo per le grandi aziende. Ai cittadini bastavano i cassonetti" .

Sanità pubblica, Daniele Giovanardi: "Le Ausl pensano solo ai bilanci"

Sanità pubblica, Daniele Giovanardi: "Le Ausl pensano solo ai bilanci"

‘Modena cambia’ è il nome della lista capeggiata da Daniele Giovanardi, candidato sindaco folgorato sulla via della politica nel periodo della pandemia.

Giovanardi, come è nata la decisione di candidarsi sindaco?

"Come medico non sono mai riuscito in questi anni ad avere l’opportunità di spiegare come da anni le Ausl non facciano l’interesse dei cittadini ma difendono i conti economici dell’Azienda. Adesso grazie alla campagna elettorale potrò dimostrarlo facendo nomi e cognomi".

Lei è stato sospeso dall’ordine dei medici.

"Più che sospensione, è stato un provvedimento burocratico che ha riguardato il personale sanitario che si è ribellato ad una imposizione senza alcuna efficacia per bloccare la diffusione del virus. Nel 2022 il provvedimento è decaduto per tutti i sanitari".

Vaccini senza efficacia? Non crede di esagerare?

"Ho letto sul vostro giornale le dichiarazioni della professoressa Mussini sulla inutilità della commissione d’inchiesta sul Covid. Ovviamente non condivido. Io e Giuseppe Barbaro, insigne cardiologo, invitiamo la professoressa Mussini e il marito professor Cossarizza, massimo sostenitore su tutti i media della sicurezza e dell’efficacia dei farmaci ad RNA, ad un pubblico confronto alla presenza dei giornalisti. La scienza è confronto non dogma".

Cosa vuol dire quando vi presentate come la ’lista del dissenso’?

"Leggo sui media le veline dell’Ausl e della Regione che come l’oste dicono che il vino è buono: io ho provato sulla mia pelle nella mia attività cosa hanno voluto dire per la sanità taglio dei medici, delle specialità, delle strutture: dicono che il servizio però è migliorato. Non è vero. Abbiamo liste di attesa di un anno e mezzo e si pensa di risolverle con le Case della Salute, che saranno un ennesimo fallimento: invece che sulle strutture sanitarie si continuano a buttare soldi sui territori".

Ma lei come risolverebbe il problema delle liste d’attesa?

"In Emilia Romagna contiamo 800 professionisti che incassano dalle 500 agli 800mila euro l’anno dalla libera professione e fanno parte del Sistema sanitario nazionale. Questi direttori, primari, se lei va in qualsiasi struttura le dicono che se vuole fare una visita ci vuole un anno e mezzo, se invece vuol farla prima basta che si rivolga alla caposala che le fissa un appuntamento per domani".

Che fare?

"Si deve vietare la professione convenzionata. Se uno intende svolgere libera attività deve farlo in una struttura privata. Io non ho mai fatto una visita privata, ho lavorato solo per la struttura pubblica. Ma sa perché la situazione non cambierà? Perché l’Ausl incassa il 30 per cento da queste visite, ha interesse a mantenerle".

Ma un sindaco ha un potere relativo sul sistema sanitario.

"Non è vero. Pensi alla costruzione di Baggiovara, una stupidaggine di cui adesso si stanno rendendo conto tutti. La costruzione dell’ospedale di Baggiovara è stata pilotata dalla politica, nello specifico da Provincia e Comune, non dal mondo medico".

Della sua lista, dai nomi emersi fino ad oggi, emergono militanti no vax, filoputiniani, vicino all’estrema destra…il famoso mondo rossobruno che fa capo a Marco Rizzo e Gianni Alemanno.

"Dimentica che il presidente di DSP è Francesco Toscano. L’espressione no vax è inaccettabile. Non si possono definire con disprezzo persone che si sono battute contro l’obbligo vaccinale e per un consenso realmente informato. A un passo da una guerra termonucleare fomentata da irresponsabili la nostra posizione è quella del Papa".

Si riferisce all’aggressione russa?

"In questo strano paese se chiedi la cessazione del genocidio a Gaza vieni etichettato come sostenitore di Hamas; se per i poveri ucraini chiedi un ritorno ad un tavolo di pace sei filoputiniano! I nostri nemici reali sono Knaus Schwab Bill Gates Ursula von der Leyen il Transumanesimo Black Rock. Altro che i fantasmi di comunismo e fascismo".

Torniamo su Modena. La raccolta porta a porta dei rifiuti non le piace.

"Andava adottata una politica dei piccoli passi. La raccolta differenziata doveva essere fatta per le grandi aziende, mentre per i cittadini andavano mantenuti i cassonetti: oggi ci ritroviamo invece con sporcizia, topi, sacchi fuori orribili. È Hera che deve essere al servizio dei cittadini, non il contrario, con i residenti costretti a rifornirsi di sacchetti e ad andare a conferire la pattumiera a orari contingentati. Questa differenziazione dei rifiuti tra l’altro è fallimentare perché l’inceneritore non va per il sottile e ha bisogno di essere alimentato quotidianamente".