Sassuolo, il confronto con l’anno scorso. Dieci punti in meno e situazione complicata

Facendo i calcoli con le retrocesse di allora, la quota salvezza potrebbe essersi alzata. Solo la Salernitana ha fatto peggio in coda

Sassuolo, il confronto con l’anno scorso. Dieci punti in meno e situazione complicata

Sassuolo, il confronto con l’anno scorso. Dieci punti in meno e situazione complicata

Dieci punti: è la differenza tra un ultimo terzo di campionato tranquillo e uno con l’acqua alla gola. Dieci punti sono quelli che, dopo la 25^ giornata, il Sassuolo ha in meno rispetto alla scorsa stagione; un dato che va naturalmente contrassegnato con l’asterisco della partita in meno (le gare effettive dei neroverdi sono 24: solo dopo la partita con il Napoli il conto tornerà in pari), ma che toglie poco rispetto a un andamento deficitario nel raffronto anno su anno.

Una statistica che, a questo punto della stagione, vede davanti a tutti l’Inter (+13, con una partita in meno anch’essa) e sul podio Bologna (+10) e Fiorentina (+7), mentre dietro si trovano il Napoli a -29, la Salernitana a -12, la Lazio a -11 e, a chiudere le deficitarie in doppia cifra, Udinese e, appunto, Sassuolo a -10. Anche qui, a onor del vero, Napoli, Lazio, Udinese e neroverdi hanno una gara in meno, con i biancocelesti che potrebbero migliorare già domani sera, se otterranno punti nel recupero contro il Torino. Delle 17 squadre che hanno disputato la A sia la scorsa stagione che quella attuale, dunque senza neopromosse e retrocesse, nove vantano un saldo positivo (Inter, Bologna, Fiorentina, Milan, Juventus anche al netto della penalizzazione, Atalanta, Torino, Verona e Monza), mentre otto hanno ottenuto di meno, con Roma (-6), Empoli (-6) e Lecce (-3) a far compagnia alle cinque già citate. La disomogeneità dei dati figlia dei recuperi che ancora mancano è già in premessa, così come la scontata aleatorietà del calendario, eppure è evidente come il discorso sui neroverdi regga, e reggerebbe anche in caso di vittoria contro il Napoli del nuovo tecnico Calzona, la prossima settimana, e fa specie come, comunque, solo la Salernitana abbia fatto peggio del Sassuolo, tra i club in lotta per la salvezza. Il confronto, peraltro, suggerisce un dato al quale, nelle scorse settimane, avevamo accennato anche su queste colonne, vale a dire la prospettiva di un aumento della quota salvezza. Un anno fa, infatti, a questo punto della stagione, la terzultima in classifica (allora come oggi l’Hellas Verona) aveva 18 punti, mentre oggi ne ha 20. Inutile, tuttavia, fasciarsi la testa: i numeri raccontano sempre e solo una parte della storia, perché l’obiettivo finale, quello del mantenimento della categoria – "la speranza di restare su", per dirla con l’inno di Nek che questa stagione ha un senso –, si ottiene anche grazie all’ormai proverbiale corto muso, un punto in più insomma rispetto alla terzultima. Così, posto che a fine stagione il saldo sarà comunque negativo (l’anno scorso i punti della squadra di Dionisi furono 45), saranno gli scontri diretti che ora arrivano a dare i numeri che contano davvero.

Lorenzo Longhi