Sassuolo, un punto per ricominciare. Ma contro il Toro si è vista la mentalità giusta

In vantaggio dopo soli 5’ con Pinamonti, i neroverdi subiscono subito il pari di Zapata. Poi si aggrappano al pari con le unghie

Sassuolo, un punto per ricominciare. Ma contro il Toro si è vista la mentalità giusta

Sassuolo, un punto per ricominciare. Ma contro il Toro si è vista la mentalità giusta

Il ritorno al Mapei Stadium, dove i neroverdi non giocavano da un mese, frutta al Sassuolo un punto che muove una classifica che era ferma dal 6 gennaio. In attesa dei risultati di Verona (oggi) e Udinese (domani) la squadra di Dionisi riesce, questa volta, a non farsi rimontare del tutto e se è vero che le fatiche neroverdi sono sparse dentro quasi 100’ parecchio sporchi, è altrettanto vero che questo Sassuolo, ancorchè in difficoltà, di mollare non sembra ne abbia nessuna voglia. E chissà che non abbia finalmente capito che tipo di stagione deve giocare, da qui alla fine: nella partita di ieri, infatti, si è vista inedita applicazione, soprattutto in quel finale altre volte costato carissimo e questa volta ‘tenuto’ coi denti. Rischiando di vincere (Defrel, 90’) ma, ammettiamolo, anche di perdere sull’ultima zuccata di Zapata. Così vanno le cose, e così andranno: la stagione è questa, e non è il caso aspettarsene altre. Ripropone l’assetto che a Bologna qualche risposta ha dato, Dionisi: perde Boloca ma ritrova Henrique e spedisce Bajrami sull’esterno destra al posto di Volpato, organizzando pressing alto ma non altissimo e soprattutto organizzazione e distanze. Le ha, ma solo in parte, suo malgrado. Il Torino non pare troppo sorpreso dall’atteggiamento dei neroverdi: arma esterni larghissimi e tiene ben vicini Zapata e Sanabria, dando gamba ora a Ilic ora a Tameze.

Se c’è sorpresa, nei granata, si manifesta al 5’, quando Pinamonti trova la rete dell’effimero vantaggio neroverde confermando i tanto che il Sassuolo sarebbe in grado di fare ma anche il tanto che disfa. Già: nemmeno il tempo di riorganizzarsi attorno al vantaggio e inventarsi un’altra gara possibile che arriva il pari, con il (solito) Zapata, cha capitalizza una fuga di Bellanova e suggerisce i limiti già noti nel Sassuolo. La cui gestione del match è sempre sul filo di un equilibrio sottilissimo, che gli ospiti vanno vicino a rompere due volte. Né Vlasic né Zapata inquadrano la porta di Consigli, tuttavia, e il Sassuolo resta a galla. Cercando anche, tra fine primo tempo e avvio di ripresa, di rianndodarsi a se stesso: niente di che, giusto un po’ di presenza e attenzioni a fasi che tuttavia non decollano, anche perché il Torino resta ben ‘stretto’ e ligio alle consegne di Juric. Ovvero rischi zero e gestione della gara in attesa del varco giusto in cui infilarsi. Il Sassuolo, tuttavia non lo concede, il varco che Juric aspetta, anche se in coda ad un finale lunghissimo ci vuole Consigli a blindare, su Zapata, un punto che pesa. E dal quale il Sassuolo, e Dionisi, possono provare a ricominciare. Con un punto che non risolve i problemi, ma nemmeno li accentua.

Stefano Fogliani