"Sbagliato archiviare, mio figlio è in Olanda"

L’appello di Roberta Carassai, mamma di Alessandro Venturelli. "Non avrebbe potuto allontanarsi da solo nelle condizioni in cui era"

"Sbagliato archiviare, mio figlio  è in Olanda"

"Sbagliato archiviare, mio figlio è in Olanda"

"Noi non ci arrendiamo, non so se questo giudice sia o meno un genitore, ma io e mio marito gli chiediamo di provare a mettersi nei nostri panni perchè so che, se Alessandro fosse suo figlio, farebbe l’impossibile. Questa richiesta di archiviazione aggiunge dolore ad un massacro: io e Roberto, mio marito, stiamo sopravvivendo".

Non nasconde disperazione e delusione Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli, il ragazzo scomparso il 5 dicembre del 2020 da Sassuolo e oggi 25enne. Nei giorni scorsi la procura ha chiesto l’archiviazione del caso e l’udienza è prevista per il prossimo venti giugno. A dicembre dello scorso anno il giudice, dottoressa Clò, aveva concesso una proroga di sei mesi alle indagini per le ricerche del giovane e, secondo i genitori di Alessandro, quello che ci si aspettava era in realtà un ordine di indagine europeo. I legali dei genitori del 25enne – gli avvocati Giovanna Ferrari e Claudio Falleti – stanno ora preparando l’opposizione alla richiesta di archiviazione.

Alla base della richiesta di archiviazione la convinzione, da parte della procura che il giovane si sia allontanato volontariamente e quindi l’assenza di una ipotesi di reato. Le nuove indagini condotte dagli inquirenti si sarebbero basate su segnalazioni e ricerche ‘telefoniche’, come l’analisi dei tabulati che non avrebbero restituito esiti di alcun genere. Alessandro, insomma, avrebbe chiamato nei giorni precedenti la scomparsa amici e colleghi di lavoro ma non vi sarebbero stati ‘contatti’ sospetti con altre persone: naufragherebbe quindi – secondo la procura – l’ipotesi che il giovane sia stato costretto da terzi ad andarsene. Secondo la difesa – che annuncia opposizione – , però, nessuna indagine sarebbe stata condotta in Olanda, dove da tempo la famiglia sostiene si trovi Alessandro.

Infatti il perito di parte Salvatore Filograno, a seguito dell’acquisizione del telefono di Alessandro, aveva analizzato alcuni punti ‘tralasciati’ dagli inquirenti, focalizzandosi sulle posizioni cercate sul telefono dal ragazzo; ovvero quelle che riguardavano l’Olanda. Alessandro utilizzò Google translate digitando: ‘Quanto dista casa da Amsterdam’, segno che parlava con qualcuno. Non solo: Alessandro si trovava in un momento di estrema fragilità e la famiglia ha fatto redigere una perizia psichiatrica basata sulla documentazione medica del giovane: la stessa dimostrerebbe come Alessandro, in quel momento, non era certo in grado di allontanarsi da solo e soprattutto dai suoi punti fermi: i genitori, gli zii e i cugini. "Era fragile – spiega la mamma, Roberta – a seguito dell’incidente in cui era rimasto coinvolto ma anche per la morte di mio fratello, a cui era molto legato. Dopo mi sono ammalata io e ho dovuto sottopormi a chemioterapia. Alessandro si è allontanato proprio la settimana dopo la chemio".

Valentina Reggiani