Scacco alla camorra, affiliato al clan in carcere

Sassuolo, Giovanni Bellone è stato raggiunto dai carabinieri e dovrà scontare una pena di oltre 11 anni per traffico di stupefacenti e rapina

Scacco alla camorra, affiliato al clan in carcere

Scacco alla camorra, affiliato al clan in carcere

E’ stato portato in carcere a Modena, dove dovrà scontare undici anni, undici mesi e cinque giorni di carcere per associazione mafiosa Giovanni Bellone, uno degli affiliati al noto clan camorristico dei Di Lauro. Bellone, napoletano, è stato raggiunto dai carabinieri a Sassuolo, dove nel frattempo si era trasferito. I militari hanno notificato al 50enne l’ordine di esecuzione emesso dalla procura generale presso la Corte d’Appello di Napoli. Nei suoi confronti è scattata anche la misura di sicurezza della durata di un anno e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e legale durante la pena. Le accuse, nei confronti dell’imputato sono quelle di associazione mafiosa di stampo camorristico, associazione per il traffico di stupefacenti, rapina ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Tutti reati commessi a Napoli nel 2007, nei rioni Secondigliano e Berlingieri. L’arresto di Bellone risale al 2015: nel corso di quell’operazione, infatti, la direzione distrettuale antimafia di Napoli eseguì ben 27 ordinanze di custodia cautelare in carcere, sequestrando oltre 30 chili di polvere bianca. Tra i traffici portati avanti dal clan, infatti, c’era proprio quello di sostanze stupefacenti, dove venivano impiegati anche minorenni ma a Bellone, così come agli altri affiliati viene contestata anche il reato di estorsione: avrebbe chiesto il pizzo agli ambulanti del rione Berlingieri, inviando i suoi ‘uomini’ per incassare. Il clan camorristico Di Lauro di Secondigliano è ritenuto uno dei più pericolosi clan partenopei. Le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia avevano permesso di mandare dietro alle sbarre diversi affiliati, stroncando di fatto i traffici illeciti. Nel frattempo Bellone, ‘specializzato nel traffico internazionale di stupefacenti’, in particolare dalla Spagna si era poi trasferito a Sassuolo, dove aveva nel frattempo iniziato a lavorare e dove, ad aprile del 2015, era stato arrestato con le svariate e pesanti accuse. Ieri i carabinieri hanno bussato nuovamente alla sua porta per trasferirlo in carcere, dove passerà i prossimi dodici anni. Non è la prima volta che nell’Emilia risiedono affiliati ai clan camorristici. Per fortuna che le indagini degli uomini dell’Arma riescono spesso a identificarli. In quest’ultima operazioni i carabinieri sono riusciti ad arrivare a un noto camorrista, imputato per il traffico di stupefacenti, rapina ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.

Valentina Reggiani