VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Scampati al crollo: "Boato nella notte. Abbiamo perso tutto ma siamo miracolati"

La proprietaria della villetta collassata: "Sono subito corsa dai miei figli. Poi ho liberato mia madre sepolta dai detriti. Per fortuna ha solo un taglio".

Scampati al crollo: "Boato nella notte. Abbiamo perso tutto ma siamo miracolati"

Scampati al crollo: "Boato nella notte. Abbiamo perso tutto ma siamo miracolati"

"Sono corsa in camera dai miei figli, una volta che ho visto che erano vivi ho ripreso a respirare. Poi ho liberato mia madre, era piena di detriti addosso. Una cosa potete scrivere, quella sì: siamo dei miracolati". Il viso sconvolto da una notte infernale e il terrore ancora negli occhi mentre, con l’aiuto dei pompieri e della Protezione civile, cerca di recuperare qualche abito caldo da quella che per tanti anni è stata la sua casa e che presto sarà demolita. Parliamo della moglie di Alessandro Giovanardi, proprietaria dell’abitazione di via Mirco Marri che ieri mattina alle 4, pare a causa di una fuga di gas, è esplosa squarciando all’improvviso il silenzio di un intero quartiere che, per interminabili secondi, è tornato con la mente al sisma del 2012. La vita prima di tutto: la donna non nasconde di essere stata miracolata, lei come il marito, insegnante, i figli e la madre ottantenne. Per questo, con grande coraggio, cerca di sorridere dinanzi ai ‘pezzi’ della sua vita. "Non abbiamo più nulla" sottolinea la donna che, con ammirevole senso civico e umanità, esprime preoccupazione per i danni riportati dai vicini di casa. Almeno una palazzina, infatti, ieri è risultata inagibile. "Stavamo dormendo, abbiamo sentito all’improvviso un boato – spiega – per prima cosa siamo corsi a vedere se i bambini erano vivi. I nostri figli, di 12 e 20 anni, per fortuna erano sani e salvi nel loro letto – continua –. Poi ho sentito gridare mia mamma ma il pianerottolo non c’era più: ho provato a scendere e siamo caduti in basso di mezzo metro. Mentre mio marito portava fuori i ragazzi – continua – io ho tolto i detriti da mia madre, le erano caduti addosso e aveva una trave sul collo che, per fortuna, non era di cemento. Per questo sono riuscita a spostarla. Poco dopo sono arrivati i soccorsi e ci hanno portati all’ospedale: solo mamma ha riportato un taglio alla testa ma stiamo tutti bene. Io ho un taglietto sul piede" afferma indicando le scarpe di qualche numero più grande che le erano state prestate. "Siamo usciti scalzi in mezzo alla strada, è rimasto tutto dentro, compresi i telefoni ma ora speriamo di recuperare qualcosa. Anche i libri di scuola dei ragazzi sono lì". La famiglia, in quella casa ridotta a macerie, è praticamente cresciuta. "Siamo qua da una vita, abbiamo sempre vissuto a questo civico ed ora non c’è più nulla – afferma con un certo sconforto – ma siamo vivi, andiamo avanti. Non abbiamo avvertito alcun odore prima di andare a letto: ho pensato potesse essere colpa della caldaia ma sinceramente non lo so. Non so neppure dove andremo – spiegava nel pomeriggio – forse ci ospitano in una casa vuota qua vicino ma ancora non lo so, dobbiamo capire come organizzarci".

Ieri vicini e amici si sono recati sul posto per cercare, per quanto possibile, di rendersi utili. La famiglia è riuscita a recuperare qualche abito ma ha bisogno di tutto: scarpe in particolare. "Mio figlio porta il 45, non è semplice da trovare" cerca di ironizzare, ringraziando chi si fa avanti per darle una mano. L’abitazione risulta totalmente inagibile e dovrà essere demolita: ora è sotto sequestro.

Ieri sera i carabinieri sono rimasti sul posto per effettuare servizi anti-sciacallaggio non solo nell’abitazione ridotta a cumuli di macerie ma anche in quelle limitrofe evacuate dai pompieri. La famiglia si è salvata davvero per miracolo: "Spesso dormo nella stanza accanto – ricorda osservando ciò che è rimasto della sua casa – domenica notte, però, ero andata nell’altra camera. Se avessi scelto diversamente, oggi, non sarei qua".