Scioperi Italpizza. La difesa in aula:: "Escludete i sindacati da questo processo"

L’azienda ha citato il Si.Cobas come responsabile delle proteste. Il legale Prosperi: "La richiesta danni non ha alcun fondamento. Inoltre molti reati risultano prescritti". Il giudice si è riservato .

Scioperi Italpizza. La difesa in aula:: "Escludete i sindacati da questo processo"

Scioperi Italpizza. La difesa in aula:: "Escludete i sindacati da questo processo"

Estromissione del sindacato citato come responsabile civile dei vari scioperi. E’ quanto hanno chiesto ieri le difese nell’ambito del maxi processo Italpizza, che vede imputate 66 persone tra sindacalisti, operai e giovani dei centri sociali che parteciparono alle note manifestazioni, spesso caratterizzate da violenti disordini tra la fine del 2018 ed il giugno 2019 davanti ai cancelli dell’azienda.

Infatti in sede di udienza preliminare era stato chiesto il riconoscimento del sindacato Si.Cobas quale responsabile civile, con una richiesta danni per 500mila euro in caso di condanna degli imputati.

Il Gup, a ottobre dello scorso anno, aveva rinviato a giudizio tutti i manifestanti accogliendo la richiesta di parte civile da parte di Italpizza. Il giudice ieri si è riservato sulle richieste avanzate dalla difesa e nel corso dell’udienza si è discusso della prescrizione di molti dei capi di imputazione. "Il processo di Italpizza si sta ridimensionando poiché per ogni sciopero era stata fatta una contestazione penale di manifestazione non autorizzata che, oltre ad essere errata giuridicamente, oggi non regge neppure al vaglio della tempistica, visto che sono reati che si dicono asseritamente commessi dal 2018 al 2019 e che oggi sono prescritti – afferma il legale Marina Prosperi –. Inoltre la formulazione dei capi di imputazione rende evidente che non sia Italpizza la parte lesa nei capi di imputazione in cui si dice che vi è stato il blocco dei mezzi, ma eventualmente i conducenti dei tir che non hanno mai sporto denuncia-querela né hanno mai avuto un’intenzione di quel genere.

Il 7 maggio verificheremo le decisioni del giudice – conclude – inoltre resta aperta la questione della citazione del sindacato come responsabile civile come se rispondesse, dal punto di vista economico, degli scioperi.

Cosa che non ha alcun tipo di fondamento a nostro parere da parte della legge ma, soprattutto, alla luce del fatto che il diritto di sciopero è un diritto costituzionalmente tutelato".

La prossima udienza è prevista quindi per il sette maggio.

Uno dei lavoratori che prese parte ad uno sciopero organizzato davanti ai cancelli di Italpizza, nei mesi scorsi era stato assolto perché il fatto non costituisce reato. La sentenza era stata pronunciata dal giudice Cermaria nei confronti del lavoratore finito alla sbarra con le accuse di lesioni a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata.

Valentina Reggiani