Screening dell’ittero in pediatria: "Donato un nuovo apparecchio"

Nuovo strumento a Carpi per lo screening dell'ittero neonatale: il bilirubinometro transcutaneo donato dalla Polisportiva Nazareno ASD migliora la diagnosi senza prelievi invasivi.

Screening dell’ittero in pediatria: "Donato un nuovo apparecchio"

Screening dell’ittero in pediatria: "Donato un nuovo apparecchio"

Un nuovo strumento a disposizione della Pediatria dell’Ospedale di Carpi per lo screening dell’ittero grazie alla sinergia tra la sanità pubblica e il territorio. Da alcuni giorni infatti al Ramazzini è in uso, donato dalla Polisportiva Nazareno ASD, un bilirubinometro transcutaneo, che consente di misurare i livelli di bilirubina nei neonati semplicemente appoggiando lo strumento sulla pelle del bimbo. Si evita così il prelievo e lo stress conseguente per il neonato, oltre che semplificare il lavoro dei professionisti, che in pochi secondi possono contare su risultati affidabili. Lo screening dell’ittero si esegue nei primi giorni di vita del bambino, e viene ripetuto anche più volte nei giorni successivi per controllare i livelli di bilirubina nel sangue. È evidente, dunque, il vantaggio che comporta avere in dotazione una strumentazione che evita i prelievi, anche ripetuti, e il dolore che questi comportano in un soggetto fragile come può essere un bimbo nato da pochi giorni. "Siamo davvero felici di poter donare questo prezioso strumento al reparto di Pediatria - dichiara il presidente della Polisportiva Nazareno Davide Testi, presente alla cerimonia di consegna con il responsabile dei progetti di inclusione della Polisportiva, Gabriele Casoretti – e di poter dare il nostro sostegno all’importante lavoro che, ogni giorno, svolgono i medici e gli infermieri del reparto e contribuire a migliorare la qualità delle cure prestate ai piccoli pazienti". "È uno strumento molto utile – confermano Giulia Ciancia della Direzione sanitaria del Ramazzini e Francesco Torcetta, direttore della Pediatria e Neonatologia di Area Nord – anche perché migliora l’efficienza delle procedure in quanto alleggerisce il carico di lavoro del laboratorio analisi, mantenendo allo stesso tempo un elevato standard di prestazione".

Maria Silvia Cabri