JACOPO GOZZI
Cronaca

Scuola, confronto ad alta tensione: "Dovete proteggere i nostri figli"

Aggressioni e rapine, affollato incontro dei genitori con le istituzioni. Il sindaco: "Vigilanza rafforzata". Cirelli (Seta): "Bus dotati di telecamere e protocollo d’emergenza". Ma le famiglie: "Insoddisfatti, non basta".

I genitori presenti all’assemblea alla sala parrocchiale Gesù Redentore

I genitori presenti all’assemblea alla sala parrocchiale Gesù Redentore

In risposta al crescente numero di aggressioni che negli ultimi mesi hanno coinvolto diversi studenti delle scuole secondarie di Modena e provincia, si è tenuto ieri sera l’incontro intitolato ‘#Noireagiamo – Sicurezza per i ragazzi, sicurezza per la città’. L’evento – che ha visto alcuni momenti di tensione – è stato organizzato dal Coordinamento dei Presidenti dei Consigli d’Istituto di Modena, con l’obiettivo di affrontare il tema della sicurezza e proporre soluzioni concrete per tutelare i giovani e la comunità. "Proteggete i nostri figli" il grido corale. Per l’occasione, oltre alle autorità cittadine, erano presenti nella sala parrocchiale Gesù Redentore circa 500 genitori, che hanno chiesto all’amministrazione più controlli negli orari di uscita da scuola e maggiori tutele per i figli, soprattutto sui mezzi pubblici e nei luoghi più critici della città, in particolare Autostazione e Polo Leonardo.

Come ha spiegato il sindaco, quello della sicurezza degli studenti è un tema per cui la giunta si è già attivata. "È sempre positivo quando la società civile si mobilita e si organizza – spiega il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti – e, in questo caso specifico, condividiamo l’inquietudine di tante famiglie. Dall’inizio dell’anno sono stati segnalati ufficialmente una decina di casi. A partire dalla metà di novembre, in seguito a un accordo con la prefettura, sono stati rafforzati i controlli e, fortunatamente, non si sono verificate ulteriori aggressioni". Secondo l’assessora Camporota la strategia più efficace per tutelare studenti e famiglie sta nel gioco di squadra. "Come ha detto con un’espressione molto felice il presidente della Provincia, Fabio Braglia – le parole dell’assessora alla Sicurezza Urbana, Alessandra Camporota – bisogna elaborare un progetto di comunità che veda collaborare insieme famiglie, scuole, prefettura e forze dell’ordine, ognuno con i propri strumenti stabilendo relazioni strette con progetti condivisi". Sotto l’occhio del ciclone anche Seta, dal momento che diversi episodi di cronaca si sono verificati proprio sugli autobus. "Garantire la sicurezza su tutti i mezzi è estremamente complesso – dichiara il presidente di Seta, Alberto Cirelli – tuttavia stiamo collaborando in maniera attiva con le forze dell’ordine. In primo luogo, abbiamo dotato tutti i nostri autobus di sei telecamere: quattro interne e due esterne, che permettono di controllare anche ciò che accade fuori dai nostri mezzi. Inoltre, grazie a un protocollo firmato un paio di anni fa, in caso di emergenza, le forze dell’ordine possono attivarsi immediatamente, localizzare il mezzo e vedere in tempo reale cosa accade sul mezzo". Dalle forze dell’ordine, alcuni consigli ai genitori e agli studenti per imparare a prevenire questi episodi. "Da parte nostra – conclude il capo della Squadra Mobile Mario Paternoster – abbiamo potenziato i servizi di vigilanza e presidio davanti a quelli che possono essere i luoghi di maggiore criticità quali scuole, stazione delle corriere, parchi o aree di ritrovo dei ragazzi. Alle famiglie consigliamo di prestare massima attenzione a eventuale segnali da parte dei propri figli e di denunciare tempestivamente gli episodi; ai ragazzi, di confrontarsi immediatamente con i genitori e portare a conoscenza le forze dell’ordine di ciò che accade. Relativamente a questo tema, è importante anche trovare spazi d’ascolto nelle scuole per prevenire il disagio".

Ma dalla platea i genitori non si sono dichiarati soddisfatti: "Fate di più, non basta".