Servizi, qualità della vita e lavoro. In montagna c’è un paese in crescita

Pavullo, il Comune aumenta la popolazione di anno in anno e ora ha toccato quota 18mila e 300 anime

Servizi, qualità della vita e lavoro. In montagna c’è un paese in crescita

Servizi, qualità della vita e lavoro. In montagna c’è un paese in crescita

Crescono le città, ricche di servizi, e si spopolano le montagne. Ma c’è un caso più unico che raro ad andare in netta controtendenza con il resto della regione: quello di Pavullo, praticamente l’unico comune montano dell’Emilia-Romagna a registrare - da vent’anni a questa parte - una crescita ininterrotta della popolazione. Nonostante gli sfavorevoli 682 metri di quota e i 50 chilometri di distanza da Modena città, Pavullo ha saputo diventare negli anni un vero e proprio modello di sviluppo per i capoluoghi montani, non solo ‘sopravvivendo’ al fenomeno dell’accentramento della popolazione, ma addirittura espandendosi, grazie a nuovi posti di lavoro, qualità della vita alta e servizi da cittadina. Ad oggi il numero dei residenti ha sfondato quota 18mila e 300, mentre nel 1991 gli abitanti si fermavano a ‘soli’ 13mila. Nel 2023 il numero di bambini nati è stato di 122, in linea con i 121 del 2021 e i 147 del 2022. Sono dati che fanno sorridere e ben sperare per il futuro la cittadinanza, a partire dal sindaco Davide Venturelli: "Questo risultato è frutto delle politiche lungimiranti messe in campo negli anni Settanta e Ottanta, quando gli allora amministratori scelsero di investire affinché alla agricoltura tradizionale si affiancasse anche il comparto artigianale ed il settore della piccola media impresa, puntando anche sui servizi essenziali quali scuola e sanità - illustra il sindaco -. Il nostro impegno attuale è quello di continuare ad accompagnare la crescita in tutti i settori, ma anche di porre le basi affinché nel futuro Pavullo continui ad essere un polo attrattivo e con una alta qualità della vita e dei servizi". Quello di Pavullo è il secondo comune più vasto della provincia dopo Modena e abbraccia decine di frazioni; in centro e nei quartieri del paese risiedono oggi circa 10mila persone, ma contando Querciagrossa (500 abitanti) e Sant’Antonio (1400 residenti) la conurbazione complessiva del capoluogo raggiunge i 12mila abitanti: "Ecco perché abbiamo rilanciato con forza anche il progetto della tangenziale - nota Venturelli -. Per poter contenere il carico sempre maggiore di traffico che grava sul territorio e continuare a crescere, è fondamentale potenziare le infrastrutture". Curioso è poi il dato sulla diffusione dei cognomi: sul podio, vi sono Ferrari (190 persone) , Venturelli (168) e Ricci (161), seguiti a ruota da Corsini e Bazzani.

Riccardo Pugliese