
Vigili del fuoco all’opera nel controllo di un camino in montagna
All’inizio del periodo più freddo dell’anno, con l’aumento dell’utilizzo di legna e/o pellet da riscaldamento a causa dei costi energetici e dei carburanti, diventano frequenti i casi di principio di incendio da canne fumarie maltenute o da guasti di stufe. Già diversi gli interventi dei vigili del fuoco in Appennino che dimostrano quanto sia indispensabile avere i servizi sui territori, in questo caso i vigili del fuoco. Da 12 anni a capo del distaccamento volontario dell’alto Frignano (Fiumalbo, Pievepelago, Riolunato) con sede a Pievepelago il caposquadra Vigili del Fuoco volontari è Gabriele Nizzi di Fiumalbo. Da lui alcuni consigli sulla sicurezza delle abitazioni in questo periodo. "Sono purtroppo frequenti i casi di incendi provocati da canne fumarie maltenute. O soprattutto in certi casi con nidi di calabroni o vespe che ostruiscono la canna. Il problema si manifesta più evidente in queste settimane in cui molte persone cercano di riattivare vecchi camini per risparmiare carburanti ed energia elettrica. Preoccupano le canne fumarie di camini a legna senza adeguata manutenzione, spesso piene di residui legnosi; per questo invito a grande cautela prima di riattivare il camino. Dalle canne fumarie vanno poi tenuti lontani tutti gli oggetti combustibili a tutti i piani per evitarne il rischio fuoco che in breve può propagarsi ai tetti ed al resto della casa. I problemi aumentano coi tetti ventilati e dove la cappa non è diritta -prosegue Nizzi- qui l’arrivo dei Vigili del Fuoco serve a limitare danni ingenti. Un intervento di spegnimento complicato occuperà dalle 4 alle 5 ore e lascerà sicuramente gravi danni. E’ quindi necessario accogliere l’invito alla prevenzione". La squadra Alto Frignano è composta da tredici componenti. "Siamo in sintonia come una famiglia -dice Nizzi- con l’impegno di turni di reperibilità di 24 ore su 24 per intervenire in tempi stretti sul nostro vasto territorio; non solo i comuni di Fiumalbo, Pievepelago e Riolunato ma veniamo chiamati in tutta la provincia di Modena, ed a volte anche nella vicina Toscana. Questo distaccamento è sorto proprio per abbreviare i tempi d’intervento dalla città alla montagna, che superavano l’ora e mezza. Per i giovani che vogliono conoscere o seguire il nostro esempio -conclude Nizzi- facciamo varie iniziative promozionali; l’invito è di iniziare presto ad aderire alle locali associazioni di volontariato (Avap, Fraternita ecc.) indispensabili per le nostre comunità data la lontananza dai centri cittadini. Il futuro della nostra società parte da qui". Nizzi era divenuto Vigile del Fuoco volontario nel 2008, anno della costituzione del distaccamento alto Frignano, dotato di apposita caserma dal 2011, diventandone capo-squadra nel 2012.
g. p.